Covid in Campania, le tre città che mettono in quarantena gli adolescenti: scatta la zona rossa rafforzata anti Movida


Castellammare, Gragnano e Santa Maria La Carità, tre grandi Comuni della provincia di Napoli, sono diventate zone rosse rafforzate. In queste tre città, infatti, in ragione dell’alta incidenza di positivi, i sindaci hanno disposto che vengano rispettate regole più restrittive. Tra queste, il lockdown per i giovani dai 14 ai 24 anni che, stando ai provvedimenti intrapresi, avranno divieto di circolare sul territorio comunale, se non per comprovate esigenze, a partire dalle 18. Un coprifuoco per i teen agers, insomma, determinato dalla convinzione che le piccole ma rischiose occasioni di socialità dei ragazzi siano tra le cause della diffusione del virus.

Le decisioni sono state seguite da una cascata di critiche e polemiche tra i cittadini. «Un sindaco non firma mai un’ordinanza a cuor leggero – ha spiegato Gaetano Cimmino, primo cittadino di Castellammare –  Lo fa a malincuore come un buon padre di famiglia che deve proteggere i propri figli, in questo caso i propri cittadini. Inutile stare qui a riepilogare i dati che sono sotto gli occhi di tutti con centinaia di contagi al giorno. Mi limito a citarne uno, ovvero l’incremento esponenziale di contagiati dal 15 al 28 febbraio di cittadini della fascia d’età interessata dall’ordinanza che ho firmato ieri: la percentuale di incidenza dei positivi sui tamponi effettuati è pari al 23.56% nella fascia di età tra i 14 e i 24 anni, a fronte del 18.5% in tutte le restanti fasce di età messe insieme».

«Comportamenti scorretti, voglia di tornare alla normalità, mancanza di un piano vaccinale adeguato ed arrivo delle nuove varianti ci hanno portato a questo stato di cose – aggiunge Cimmino rivolgendosi ai concittadini – Adesso abbiamo bisogno di resettare, per il vostro bene e quello dei vostri cari e dei vostri nonni. Sono pochi giorni di sacrifici, siate responsabili, dimostrate di essere dei veri cittadini stabiesi. Abbassiamo i numeri e poi riprendiamoci la nostra vita».

Nella città stabiese si è disposta anche la chiusura di  villa comunale e arenili. A Santa Maria la Carità vietato sostare nella piazza principale a partire dalle 8 di mattina. «Un atto necessario per evitare assembramenti» commenta Giosuè D’Amora, sindaco della città.

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lunedì, 8 Marzo 2021 - 10:13
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