E’ la Marat Footbal Management la società investita dall’inchiesta della Procura di Napoli e del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli per emissione di fatture false e dichiarazioni fraudolente. La società, ben nota nell’ambiente calcistico professionistico, ha sede a Napoli e si occupa della gestione dei diritti di immagine anche di giocatori della Serie A. L’inchiesta è coordinata dal pm Cristina Ribera e dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.
Tra gli assistiti, elencati nel sito della stessa società, anche i calciatori del Napoli calcio Hysaj, Mario Rui, Di Lorenzo, Cristiano Biraghi della Fiorentina, il centrocampista Jordan Veretout della Roma e l’attaccate Gennaro Tutino della Salernitana e altri atleti di Pescara, Frosinone, Lecce, Stella Rossa. I calciatori, bene precisarlo, non sono coinvolti nell’indagine della Finanza. Procuratore di calcio indagato è Mario Giuffredi, molto noto nell’ambiente calcistico professionistico perché cura gli interessi di giocatori di livello. L’uomo, come sottolineato in una nota dall’avvocato Guido Furgiuele, è indagato per evasione fiscale, percheé è stata contestata la deducibilità di costi sostenuti nel 2018 e nel 2019 per sponsorizzazioni sportive, scouting e spese pubblicitarie. «Non è indagato – precisa l’avvocato Guido Furgiuele – per riciclaggio né per emissione di fatture per operazioni inesistenti. Mario Giuffredi professa la sua innocenza dalle accuse mossegli di evasione fiscale perché i costi contestati riguardano spese coerenti con il settore in cui opera MARAT Football Management S.r.l. e pertanto legittimamente dedotte dal reddito».
Stando a quanto emerso dalle indagini, la srl avrebbe approfittato della compiacenza di società di calcio dilettantistico e di società pubblicitarie che avrebbero emesso fatture false, a fronte delle quali la Marat avrebbe emesso bonifici i cui importi poi ‘tornavano’ nelle casse societarie. In questo modo avrebbe messo in piedi una vasta evasione di imposte, per circa 3 milioni di euro, rispetto alla quale questa mattina il Gico di Napoli ha effettuato un sequestro di disponibilità finanziarie in conti correnti bancari per 1.6 milioni di euro; il periodo di imposta finito sotto la lente delle fiamme gialle è quello relativo al periodo 2018-2019.
Per gli investigatori, la Marat pagava regolarmente le società per servizi mai effettuati; i compensi che finivano sui conti correnti delle società compiacenti venivano prelevati poi, in somme esigue così da non destare sospetti, e restituiti alla società stessa.
La società pagava regolarmente per quei servizi mai effettuati. Ma i soldi, una volta sui diversi conti correnti delle associazioni dilettantistiche, venivano prelevati in piccole somme e restituiti, da una serie di complici, ai responsabili della società. Le associazioni dilettantistiche coinvolte sono della provincia di Napoli e di Caserta; le società pubblicitarie sono tre, con sedi a Napoli, Casalnuovo e Volla.
mercoledì, 17 Marzo 2021 - 10:25
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