La Pasqua in lockdown dell’Italia rosso-arancione, circolare del Viminale ai prefetti: «Controlli siano più accurati»

La polizia controlla che un cittadino abbia compilato l'autocertificazione /Foto Kontrolab

Una Pasqua ‘in rosso’, con controlli capillari e stringenti. E’ l’orientamento del Ministero dell’Interno che ha inviato una circolare ai prefetti d’Italia contenente indicazioni relative in primis alle prossime vacanze pasquali e dunque al primo week end di aprile; nelle indicazioni, si sottolinea la necessità di impedire assembramenti e monitorare gli spostamenti non autorizzate di chi intende approfittare delle festività.

Nella stessa circolare, il Viminale si rivolge alle forze dell’ordine cui è richiesto «un particolare sforzo operativo che incida significativamente sul dispositivo dei controlli», che vanno svolti «con accuratezza» e concentrati «specificamente nelle aree urbane più sensibili, potenzialmente interessate da fenomeni di assembramento, specialmente in corrispondenza delle giornate festive e prefestive». Nel periodo pasquale, poi, servono «mirati controlli lungo le strade di scorrimento extra-urbano, potenzialmente interessate da flussi di traffico più intensi». Uguale attenzione andrà rivolta «alle stazioni aeroportuali e ferroviarie, come pure agli altri snodi della mobilità urbana».

A pesare sulle scelte del ministro Luciana Lamorgese anche la consapevolezza della maggiore rilassatezza dei cittadini, della stanchezza di chi si trova ristretto in zona rossa, dell’inciviltà di chi non rispetta le misure. Lo dimostrano i dati dell’ultimo fine settimana, in cui sono cresciute le infrazioni: sono state quasi 5mila le sanzioni elevate, 90 le attività commerciali chiuse in tutta Italia, in una escalation di ‘disubbidienti’ che non fa che rafforzare la scelta di stringere le maglie del controllo per Pasqua. Un controllo svolto con «equilibrio e sensibilità», ha fatto sapere ai giornali il nuovo comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi, che alla repressione sostituisca la persuasione.

Su tutti questi discorsi, si pone l’analisi dei dati relativi ai contagi. Con una curva epidemiologica in costante salita da 16 giorni, con un numero di decessi arrivato a 103mila e una media di ventimila nuovi positivi al giorno (ma il tasso di positività è sceso al 5,5%, un calo di ben 3 punti rispetto al giorno precedente) e l’aumento di terapie intensive occupate (sono 3.256 i pazienti ricoverati, 99 più di lunedì nel saldo tra entrate e uscite), la necessità secondo il Governo è fermare i fenomeni di rilassatezza. Si è iniziato ridisegnando l’Italia con tinte rosse e arancioni, lasciando la Sardegna in zona bianca, si continua ora con le indicazioni alle prefetture.

mercoledì, 17 Marzo 2021 - 10:55
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