Vaccino, è morta la 54enne Sonia: le era stato somministrato il lotto AstraZeneca poi sospeso. Indaga la Procura di Nola

Sonia Battaglia

Non ce l’ha fatta Sonia Battaglia, la 54enne di San Sebastiano al Vesuvio ricoverata dal 13 marzo e che il primo marzo aveva ricevuto la somministrazione di Astrazeneca; la donna era ricoverata all’ospedale del Mare di Napoli per emorragia cerebrale, da quel giorno i familiari avevano avviato una campagna sui social per segnalare la sua vicenda. Inevitabile la richiesta di chiarire se le condizioni della donna – che non aveva patologie pregresse – fosse riconducibile proprio alla inoculazione del vaccino anti Covid 19. Purtroppo per Sonia ora solo l’esame autoptico potrà eventualmente essere utile a chiarire l’esistenza di una correlazione, nel frattempo la Procura di Nola ha aperto sul suo caso un fascicolo di indagine.

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Sonia Battaglia lavorava nel personale amministrativo di un istituto scolastico di San Giorgio a Cremano. Il primo marzo scorso la donna si era sottoposta al vaccino con una dose di AstraZeneca (lotto la cui somministrazione è stata sospesa nei giorni scorsi) e secondo i familiari, le condizione della 54enne sarebbero peggiorate proprio dopo la somministrazione. Le condizioni della donna ieri mattina sono state esaminate dalla commissione medico legale per la valutazione della morte encefalica. Dopo l’intera procedura, durata sei ore, alle 15, stante la assenza di tutti i riflessi e la presenza di un elettroencefalogramma stabilmente piatto, è stata dichiarata la morte della paziente. In relazione alle normative vigenti l’orario della morte viene indicato in cartella clinica alle 9 e vengono sospese le funzioni di sostegno alla ventilazione. Le condizioni di Sonia Battaglia, 54 anni, erano peggiorate nei giorni seguenti al suo ricovero a causa di una trombosi a diversi organi del corpo e di una emorragia cerebrale.

venerdì, 19 Marzo 2021 - 08:02
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