Si dice «nauseato» Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia, città guidata da una giunta di centrodestra, per la notizia dell’interrogazione parlamentare urgente presentata da alcuni senatori del centrosinistra che chiedono la commissione di accesso nel Comune che governa dal 2018.
Nauseato, dice, da «strumentalizzazioni politiche» che spargono «fango» sulla città. Rivendica il proprio ruolo («Un sindaco che dal primo momento in cui è entrato in carica ha spazzato via ombre, illegalità, abusi, che lavora a stretto contatto con le forze dell’ordine e la Procura, che ha fatto della trasparenza il suo mantra»), attacca la controparte («Non mi sorprende neanche più l’accanimento di una parte politica che persevera nel cercare ombre e fantasmi, col solo scopo di destabilizzare la nostra azione amministrativa») e risponde nel merito.
«Senatori in totale confusione – afferma – che non sanno neppure che l’ospedale è in capo alla Regione e che delle presunte infiltrazioni della camorra al suo interno dovrebbero chieder conto al governatore, che loro stessi hanno sostenuto di recente alle elezioni. La mia sfida è un’altra, in linea con l’appello del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho: Castellammare deve ripartire dalla cultura e deve rinascere con la cultura. Vogliamo continuare ad entrare nei quartieri, nelle case e in ogni anfratto della città, per piantare i semi della rivoluzione culturale che ci consentirà finalmente di respirare aria nuova e di plasmare le nuove generazioni».
Al fianco di Gaetano Cimmino è scesa anche di Forza Italia. «Ben quattro le richieste di accesso e di scioglimento dell’amministrazione di Castellammare di Stabia, prodotte dalla sinistra in meno di tre anni. La deriva politico-criminale stabiese pare si sia connotata solo di questo- afferma Marzia Ferraioli, deputato forzista. «Non sfugge, invece, ad alcuno – sottolinea l’esponente di Forza Italia – l’impegno dell’ amministrazione comunale, pronta, negli ultimi decenni, ad interloquire e a collaborare con le Forze dell’Ordine. Il coraggio e l’impegno di Gaetano Cimmino hanno dato un taglio netto alle proroghe dei contratti, incidendo su aziende che, da anni, operavano indisturbate: oggi Castellammare è tra i comuni più virtuosi nell’impiego dei beni confiscati alla camorra e destinati a scopi sociali. Ogni altro argomento è superfluo: possono chiaramente attestarlo l’intelligenza degli stabiesi e la vigile presenza del procuratore De Raho».
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giovedì, 1 Aprile 2021 - 08:32
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