Non c’è pace per i familiari di Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, i due napoletani scomparsi insieme a Raffaele Russo in Messico, il 31 gennaio 2018. In questi giorni si sta svolgendo il processo contro i poliziotti che, stando a quanto emerso dalle indagini, diedero appuntamento ad Antonio e Vincenzo prima che si volatilizzassero. Una delle poliziotte imputate, Linda Guadalupe Arroyo, è fuggita con il marito a bordo di un’auto nel corso dell’udienza. La donna è imputata insieme ai due colleghi Salomon Adrian Ramos Silva ed Emilio Martines Garcia. Il giudice, constata l’assenza della donna alla ripresa del processo, ha emesso un ordine di cattura. La poliziotta, come anche gli altri agenti, era in “libertà controllata”. La pausa, di tre ore, è stata decisa alle 4.30 ora italiana dal giudice, in vista delle discussioni degli avvocati, preludio alla sentenza. Il processo è stato sospeso.
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Il processo ai tre poliziotti accusati della sparizione forzata dei due napoletani (per Raffaele Russo che quel giorno non era con loro ed è scomparso in altre circostanze altrettanto misteriose nelle stesse ore si procede con procedimento a parte) ha preso le mosse a marzo. I familiari dei tre uomini sperano che possa essere la strada definitiva per giungere alla completa chiarezza su quanto avvenuto quel giorno di gennaio di ormai tre anni fa quando Antonio e Vincenzo inviarono il loro ultimo messaggio in chat per far sapere che erano stati prelevati dalla polizia locale di Tecalitlan. Di Raffaele, intanto, già si erano perse le tracce da qualche ora: il suo telefono risultava infatti già spento. L’allarme scattò quando i due seppero che nel posto di polizia Antonio e Vincenzo non c’erano mai arrivati.
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venerdì, 2 Aprile 2021 - 09:16
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