Operazione ‘Viralcars’, la polizia di Rovigo con quella di Vicenza ha sgominato una associazione a delinquere specializzata nella vendita di auto costose a più persone e a prezzi particolarmente convenienti. Dieci le persone finite in carcere, una ai domiciliari; per due persone è scattata invece l’interdizione all’esercizio di attività di impresa, diciotto le persone indagate. Contestualmente la polizia ha sequestrato beni e conti correnti per 700mila euro, frutto di una truffa che ha colpito decine di acquirenti cui è stato sottratto oltre mezzo milione di euro.
Per gli inquirenti è acclarata l’esistenza di una associazione a delinquere specializzata nel vendere a più persone auto di particolare valore economico a prezzi particolarmente vantaggiosi presentandole come veicoli di importazione estera senza poi consegnarle agli acquirenti.
Il nome dell’operazione prende spunto dal fatto che il gruppo criminale ha sfruttato il lockdown operando attraverso internet senza che gli acquirenti potessero approfondire le verifiche sui veicoli di interesse. Ai veicoli fittiziamente messi in vendita, già immatricolati in Italia, infatti, erano state tolte le targhe e cancellati i numeri di telaio riportati nelle diverse parti visibili del veicolo. Grazie poi alla pubblicizzazione su diversi siti internet, l’associazione avrebbe truffato più persone di più regioni del Nord e del Centro Italia.
Gli arrestati, tutti con precedenti, provengono in gran parte dal Veneto (Pordenone, Padova, Treviso, Venezia), uno è di Piacenza mentre un pescarese è ai domiciliari. Le ordinanze, firmate dal Gip di Rovigo, Raffaele Belvederi, sono arrivate a conclusione di accertamenti partiti da un anomalo quantitativo di immatricolazione di una Bmw che, grazie alla segnalazione della motorizzazione civile rodigina, portavano ad un controllo della Polizia Stradale ad una concessionaria di Occhiobello (Rovigo). Concessionaria che, intestata ad un prestanome, nei giorni immediatamente successivi chiudeva svuotando i locali, lasciano a bocca asciutta anche alcuni clienti. I criminali non hanno interrotto la loro attività, le truffe sono proseguite rivendendo all’estero auto acquisite da società di noleggio o in leasing, danneggiando così le ditte del settore.
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martedì, 6 Aprile 2021 - 11:28
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