Arrestato ieri mattina per corruzione, Sabatino Trotta, psichiatra presso la Asl di Pescara si è suicidato nella notte in carcere. La notizia è riportata dai quotidiani Il Messaggero e Il Centro. Trotta era indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara su una gara di appalto per l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere (del valore di 11 milioni di euro)I ed era stato arrestato ieri dalla Guardia di Finanza insieme a due responsabili di una cooperativa. Si è impiccato in cella a poche opre dall’arresto eseguito dalla Guardia di Finanza. Trotta era il dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl: alle scorse regionali si era candidato senza risultare eletto.
I tre arrestati (Trotta, il legale rappresentante e una dipendente con funzioni di coordinatrice di una cooperativa, società partecipante al Consorzio Coop. Sociali S.G.S vincitore della gara pubblica di appalto aggiudicata definitivamente nel mese di marzo del 2021)erano accusati di gravi reati contro la pubblica amministrazione, e in particolare i reati di corruzione, di istigazione alla corruzione e di turbata libertà degli incanti.
Gli accertamenti investigativi hanno preso il via nell’estate del 2020, a seguito di alcune segnalazioni giunte agli inquirenti in ordine a comportamenti volti a turbare illecitamente lo svolgimento della gara pubblica dell’importo di oltre 11 milioni di euro indetta dall’Ausl di Pescara e ancora in corso di svolgimento all’epoca degli esposti, ed il cui iter procedimentale si sarebbe compiutamente concluso in pieno periodo di emergenza pandemica. Le indagini hanno permesso di accertare che l’aggiudicazione della gara pubblica di appalto al consorzio S.G.S. sarebbe avvenuta illecitamente a seguito di «una procedura intenzionalmente pilotata in favore del consorzio abruzzese, in adempimento di un pregresso accordo corruttivo stretto tra i due suddetti emissari del consorzio e il Dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Pescara, avente ad oggetto il pagamento di indebite somme di denaro in contanti e altre utilità per oltre 50mila euro».
Sulla vicenda chieder chiarezza il presidente della fondazione Dc e vicepresidente del gruppo di Fi alla Camera eletto in Abruzzo Gianfranco Rotondi: «Ho stima del ministro Cartabia e ritengo che vorrà accogliere la richiesta di venire in aula per ricostruire il gravissimo episodio avvenuto in Abruzzo, dove un dirigente dell’Asl è stato arrestato con l’accusa di corruzione e condotto in carcere, dove poche ore dopo si è suicidato».
«E’ necessario ricostruire la vicenda in modo completo, poiché essa richiama le responsabilità di un sistema che permette la diffusione di intercettazioni private contemporaneamente alla contestazione di un possibile reato, con conseguenze psicologiche i cui esiti sono drammaticamente evidenti».
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giovedì, 8 Aprile 2021 - 10:41
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