Furbetti salta-fila, la Commissione antimafia chiede gli elenchi dei vaccinati della Campania e di altre Regioni

vaccinazione
Una vaccinazione all'Ospedale del Mare durante il Vaccine Day del 27 dicembre 2020 (foto Kontrolab)

Anche l’Antimafia scende in campo per stanare i furbetti del vaccino anti-Covid, quelli che hanno approfittato di scorciatoie e corsie preferenziali illegittime sottraendo dosi alle categorie che hanno priorità nella campagna vaccinale in corso. Lo hanno annunciato il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra (Movimento Cinque Stelle) e il senatore Paolo Lattanzio, coordinatore nella Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria.

«Avanzeremo richiesta – spiega Morra –  degli elenchi dei nominativi vaccinati ricadenti nella categoria ‘altro’ che in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale».

Anche la Commissione regionale antindrangheta calabrese si è riunita per discutere riguardo le metodologie utilizzate per la somministrazione di siero ad altre categorie, in Regione Calabria si è provato a capirese dietro le circa 85 mila vaccinazione ascritte alla categoria ‘altro’ si possano nascondere persone non aventi diritto.

«Auspichiamo massima collaborazione nella trasmissione dei dati alla Commissione antimafia da parte delle Istituzioni competenti al fine di fugare ogni dubbio sul rispetto delle priorità di vaccinazione – afferma il senatore Morra -. Purtroppo i cittadini continuano a soffrire a causa dei disservizi delle aziende sanitarie  in tante parti d’Italia, c’è quindi necessità di offrire risposte concrete a chi denuncia disservizi anche per mancanza di vaccini, pertanto questa Commissione studierà il caso ormai molto diffuso».

Peraltro lo stesso Morra, la scorsa settimana, è finito nell’occhio del ciclone proprio per presunte pressioni per la somministrazione di dosi a propri familiari. Il caso scoppiò dopo un suo ‘blitz’ presso un centro vaccinale a Cosenza, durante il quale, secondo l’accusa mossagli via agenzie di stampa da un dirigente dell’Asp locale, avrebbe lamentato che suoi congiunti anziani non erano stati vaccinati. Ne sortì un vespaio di polemiche, messe a tacere dallo stesso Morra che spiegò di non avere chiesto una corsia preferenziale e che la propria presenza era solo di carattere istituzionale.

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giovedì, 8 Aprile 2021 - 09:28
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