Potrebbe essere un maggio di ripartenza, con la riapertura dei ristoranti a pranzo e a cena ma anche con il riavvio delle attività di cinema, teatri, musei e palestre. La bozza del nuovo decreto del Governo è ‘in rottura’, così come le linee guida delle Regioni che saranno presentate giovedì nel corso della Conferenza Stato-Regioni che dovrà elaborare il piano di ripresa con l’allentamento delle misure anti-contagio, sempre tenendo conto della campagna vaccinale in corso e della curva epidemiologica nazionale e locale.
«Obiettivo del documento che presenteremo al governo giovedì – dice all’Adnkronos il neo presidente della conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia- è garantire la massima sicurezza quando ci saranno le riaperture». Riaperture su cui il Consiglio dei ministri dovrebbe decidere questa settimana. Per Draghi però c’è una condizione che viene prima di tutte le altre: la tutela della salute. Dunque riaprire solo se la curva epidemiologica e la campagna vaccinale lo consentiranno, dopo aver ‘scudato’ anziani e fragili. Perciò tutto è ancora da vedere, «alla luce dei contagi e del quadro, per giunta col l’altolà al vaccino J&J – ragiona un ministro ‘rigorista’ – è lunare ora pensare di tornare a vivere di sera». Ma una parte dell’esecutivo e delle Regioni sembra voler accelerare.
Nel governo, qualcuno -spiegano fonti dell’esecutivo all’Adnkronos- valuta l’ipotesi di spostare più avanti le lancette del coprifuoco, dalle 22 a mezzanotte, una richiesta che potrebbe essere avanzata già la settimana prossima. E che farebbe il paio, si ragiona nel governo, con la richiesta che sarebbe stata avanzata dal premier Mario Draghi al Cts, ovvero mettere nero su bianco dei protocolli che non siano anti-economici, con un occhio attento ai settori più in sofferenza. E non c’è dubbio che quello dei ristoranti lo sia.
A maggio dovrebbero riprendere anche le attività culturali di cinema e teatri. Il ministro Franceschini ha presentato un nuovo protocollo al Comitato tecnico scientifico, per consentire che la riapertura, già prevista nelle ‘Zone gialle’, possa avvenire con una maggiore presenza di pubblico. Il ministro ha proposto inoltre di consentire alle regioni di sperimentare in determinati luoghi all’aperto, eventi con numero maggiore di spettatori, introducendo misure aggiuntive di sicurezza, come già avvenuto in altri paesi europei.
A giugno si torna allo stadio, con l’Olimpico di Roma aperto per Euro 2021, con il 25% del pubblico -almeno- sugli spalti. Quanto alla riapertura delle palestre, allo stato attuale l’ipotesi sarebbe quella di un via libera solo a lezioni individuali.
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mercoledì, 14 Aprile 2021 - 11:55
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