Vaccini, la Regione Campania allunga i tempi dei richiami: 40 giorni (e non più 20) per la seconda dose Pfizer e Moderna

Vincenzo De Luca

In Campania da oggi, lunedì 10 maggio, cambiano i tempi di somministrazione del richiamo ai vaccini Pfizer e Moderna. Come noto, fino a ieri la seconda dose veniva inoculata con un intervallo di tempo di due settimane; da oggi, complice la carenza di immunizzanti, si decide di spostare in avanti il secondo appuntamento per chi ha già ricevuto la prima inoculazione. L’intervallo sarà di sei settimane, ovvero di quaranta giorni.

La decisione della Regione arriva in un momento di difficoltà nella campagna vaccinale. Già da oggi, per esempio, saranno ridotte del 50% le chiamate dei vaccinandi nei centri più piccoli che possono meglio gestire un cadenzamento meno frequente delle somministrazioni; per quanto riguarda i due più grandi hub vaccinali (Mostra d’Oltremare e Capodichino), si fermano per due giorni a causa della carenza di Pfizer e Moderna, in attesa di una fornitura prevista proprio per mercoledì. Stesso problema riscontrato a Salerno e Caserta. Uno stop importante. La Campania stava riuscendo a raggiungere livelli di somministrazione importante.

Lo ha affermato lo stesso governatore Vincenzo De Luca tornando sul tema delle differenze di distribuzione rispetto alle altre Regioni: «Per immunizzare, cioè somministrare la doppia dose a 49-50 milioni di italiani, ci vorranno 7-8 ed anche 10 mesi. Dovremmo farcela al massimo per settembre, e questo non va bene – ha dichiarato durante il programma “Mezz’ora in più” – C’ è una carenza di vaccini a carattere nazionale che per noi è un danno doppio, perché siamo la regione più giovane d’Italia». Poi il governatore ha annunciato lo stop dei grandi centri vaccinali della Asl Napoli 1 per l’ esaurimento delle dosi di vaccino Pfizer.

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«Ancora non abbiamo recuperato le 200 mila dosi di vaccino in meno che abbiamo ricevuto – ha aggiunto – è una cosa gravissima, perché è una violazione dell’ uguale diritto dei cittadini e pesa sulla regione a più alta densità abitativa d’Italia, e quindi più a rischio. Abbiamo rispetto per il Commissario Figliuolo – ha detto ancora De Luca – che è una persona perbene – ma chiediamo rispetto per le regole ed i diritti dei nostri concittadini. Ad oggi siamo ancora a meno 194 mila».

In realtà la Campania avrebbe, secondo De Luca, un asso nella manica, ovvero il pre- contratto per la fornitura del vaccino russo Sputnik per il quale, però, l’Ema non ha ancora rilasciato autorizzazione: «Ci hanno detto che la Russia non aveva chiesto ancora l’approvazione. A noi risulta che è stata chiesta a gennaio. Ma in questi cinque mesi – ha concluso – nessuno ha fatto nulla per approvvigionarsi di vaccini al di là dei quattro Pfizer, AstraZeneca, Johnson&Johnson e Moderna. Per Pfizer ci hanno messo una settimana per validarlo. Io dico fate la stessa cosa con Sputnik».

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lunedì, 10 Maggio 2021 - 08:39
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