Provò a nascondere la violenza cieca rivolta verso la compagna, ma l’autopsia fece emergere la verità. Vincenzo Garzia, 47enne di Arzano, rischia adesso una condanna a 20 anni di reclusione per l’omicidio di Lucia Caiazza, deceduta in ospedale il 14 maggio 2020.
Nella giornata di ieri, mercoledì 7 luglio, il pubblico ministero Barbara Buonanno della procura di Napoli Nord ha chiesto la condanna di Garzia a 20 anni di reclusione all’esito del dibattimento svoltosi dinanzi ai giudici della Corte d’Assise di Napoli (presidente Cristiano).
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, Lucia Caiazza – che aveva 52 anni – fu picchiata in casa tra il 4 e il 10 maggio dello scorso anno, quando il primo lockdown si stava avviando a conclusione: le botte le provocarono problemi alla milza tanto che nell’ospedale di Frattamaggiore la donna fu sottoposta ad un intervento chirurgico di asportazione della milza.
Per la procura Garzia si scagliò contro la donna perché lei aveva scoperto la relazione extraconiugale iniziata dal marito. Fu l’autopsia a rivelare la natura delle lesioni arrecate alle donne; inizialmente si pensava che i dolori della 52enne – che non disse alcunché su quanto accaduto – fossero dovuti a un incidente stradale.
giovedì, 8 Luglio 2021 - 13:39
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