Giustizia, la lunga giornata alla Camera per la votazione finale: la lettera di dissenso del fratello di Borsellino letta in aula

La Camera dei Deputati

I magistrati storcono il naso. I grillini hanno l’animo avvelenato. E Italia Viva è soddisfatta a metà. Nella notte dall’aula della Camera è arrivato il voto di fiducia per ognuno dei due articoli di cui è composto il disegno di legge di riforma del processo penale. Sull’articolo 1 i voti favorevoli sono stati 462, quelli contrari 55 mentre uno solo è stato l’astenuto. Sull’articolo 2  i ‘sì’ sono stati 458, i ‘no’ 46, un solo astenuto. Oggi si è tornati in Aula per l’esame dei 95 ordini del giorno presentati al testo. Il voto finale sul provvedimento è atteso in serata, poco prima delle 21. Poi ci sarà il passaggio al Senato. 

La riforma del Guardasigilli Marta Cartabia galoppa, dunque, veloce verso l’entrata in vigore. Anche se i malcontenti non mancano. Nel Movimento Cinque Stelle la tensione si taglia a fette: in occasione delle due votazioni di ieri ben 13 deputati si sono assentati. Tra questi Vittorio Ferraresi, ex sottosegretario alla Giustizia, che anche ieri non si è espresso sulle pregiudiziali di costituzionalità al provvedimento del ministro Marta Cartabia.

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Tuttavia la linea dominante del Movimento è quella di provare a calmare gli animi e soprattutto di cercare di intestarsi il merito di avere ottenuto dei correttivi alla riforma: «Abbiamo sempre privilegiato il dialogo e ministra le devo riconoscere che sicuramente ha provato a venire incontro alle nostre richieste, nelle sue proposte vi erano dei punti critici per noi invotabili, per questo abbiamo presentato emendamenti», ha detto in Aula Eugenio Saitta, capogruppo M5S in commissione Giustizia della Camera. «Se oggi siamo in Aula – ha proseguito Saitta – lo si deve anche al Movimento 5 stelle, poteva essere semplice mettere i bastoni tra le ruote. Se non fosse stato per le proposte presentate insieme con Conte non avremmo avuto la norma transitoria, il regime speciale per alcuni reati, e questo è grazie al comportamento del M5s e alla sua disponibilità all’ascolto. Abbiamo continuato ad avere una linea, sempre mantenuta, a differenza di altre forze, come la Lega. C’è tanto del Movimento 5 stelle in questa riforma, mi sento di avere la coscienza a posto». 

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Questa mattina, invece, il deputato del gruppo Misto Michele Sodano (ex grillino) ha letto una lettera scritta da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia e fondatore del Movimento delle agende rosse: questa riforma «va in senso esattamente contrario al sogno di Giustizia» di Paolo Borsellino. «Invece di agire in maniera da sveltire i processi, potenziare gli organici della magistratura lo Stato rinuncia di fatto ad esercitare la Giustizia inserendo un concetto giuridicamente abnorme come l’improcedibilità», scrive ancora Salvatore Borsellino. Anche al deputato Piera Aiello, testimone di giustizia, la riforma Cartabia non va giù: «Due giorni fa cadevano trent’anni dalla mia scelta di diventare testimone di giustizia, una decisione che presi sotto la guida di Paolo Borsellino, un grande giudice, la persona che mi ha resa la donna che sono. E anche pensando a lui e al suo estremo sacrificio per lo Stato che non posso esimermi dall’esprimere contrarietà a questa riforma che infanga la sua memoria e quella di tutti i giudici che hanno perso la vita lottando contro il crimine organizzato», ha detto ieri in aula Aiello (ex grillina e ora iscritta al gruppo Misto) durante la discussione generale sulla riforma del processo penale.

«Non pretendo che venga ascoltato il mio grido d’allarme ma almeno i rilievi del Csm e di tanti magistrati. Credo che i cittadini debbano sapere che il Csm ha parlato di irrazionalità complessiva e drammatiche ricadute pratiche sui processi. Gratteri ha detto che il 50% dei processi gravi sono a rischio e che questa riforma renderà più conveniente delinquere», ha aggiunto Aiello. «Conte – ha sottolineato – ha rivendicato l’esclusione dei processi per mafia dall’improcedibilità facendo credere che questo sia un grande traguardo. Nulla di più ipocrita. La mafia non è solo degli affiliati ma anche di corrotti, colletti bianchi e politici collusi. Sono delusa dai miei ex compagni del Movimento, di come hanno appoggiato uno scandalo simile dimenticando i valori che li hanno portati fin qui. La scusa avanzata per la fretta con cui è stata fatta questa riforma è che lo chiede l’Europa in cambio dei soldi del Recovery ma l’Unione non ci ha chiesto di agevolare l’improcedibilità dei processi in appello», ha osservato. «Non prendiamoci in giro: se vogliamo rendere la giustizia più rapida assumiamo più giudici o sanzioniamo chi ha troppi arretrati. Si possono fare molte cose senza toccare i tempi dei processi ma non c’è volontà politica. Vi chiedo di riflettere e cercare nella vostra coscienza un solo motivo valido per votare questa riforma e se doveste fallire vi chiedo di non votarla per il bene dello Stato», ha concluso Aiello. 

martedì, 3 Agosto 2021 - 13:44
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