«La funicolare di Chiaia rischia di chiudere. La Metro1 che collega anche i centri turistici nevralgici della città funziona a corrente alternata, lasciando a piedi e, spesse volte con poche alternative, napoletani e visitatori stranieri. I bus di Anm passano quando vogliono e il tempo d’attesa, in certe occasioni, sfiora l’inciviltà. Adesso la grana Ctp, con l’Esercito costretto a rifornire di gasolio i suoi bus. L’amministrazione de Magistris ha lasciato macerie soprattutto nel trasporto pubblico». Così l’avvocato Riccardo Guarino, presidente dell’associazione ‘Rinascimento partenopeo’ che appoggia il candidato sindaco Catello Maresca alle elezioni amministrative di Napoli.
«Tra le priorità della nuova amministrazione dovrà esserci il trasporto pubblico – aggiunge Guarino – E’ inammissibile per i cittadini non potere contare su una rete di collegamento efficiente e subire ripercussioni negli spostamenti verso il posto di lavoro, verso le scuole o semplicemente per fare commissioni. E’ poi mortificante assistere a turisti sconsolati dinanzi alla saracinesca abbassata della Metro1 in una città che ogni anno richiama milioni di visitatori».
«Napoli – incalza Guarino – deve ripartire dai servizi. Da progetti concreti in grado di rendere la città a misura d’uomo. Il tempo delle iniziative annunciate in pompa magna solo per fare scena deve finire. Basti pensare a ciò che è accaduto con la Metro Duomo: i napoletani aspettavano da decenni l’apertura di questa fermata. E quando è arrivato il momento cosa è successo? De Magistris, l’uomo dello sfascio del trasporto cittadino, era in prima fila a favore di fotografi e giornalisti. Ha esaltato l’aspetto estetico dell’opera, dicendo che è tra le fermate più belle del mondo ma ha dimenticato del tutto l’aspetto più importante, quello funzionale. Ebbene, come le cronache ci hanno raccontato, la Metro Duomo ha aperto per funzionare solo di pomeriggio per mancanza di personale. Imbarazzante».
Adesso per Guarino è tempo di riprogrammazione e di idee per rimettere in moto Napoli. «Noi di Rinascimento abbiamo inserito la questione trasporti nel nostro programma: anzitutto occorre una riorganizzazione dei rapporti con Anm e Ctp, con una gestione manageriale in grado di risanare i disastri economici che affossano entrambe le società – spiega il presidente di Rinascimento Partenopeo – In secondo luogo occorre ripensare il sistema mobilità: da un lato bisogna puntare sul car sharing, il ricorso alle bici e ai mezzi elettrici; ma dall’altro è necessario e urgente riorganizzare il trasporto pubblico su gomma, prevedendo la creazione di nuove aree di parcheggio comunali con collegamenti dedicati – mediante navette elettriche – verso i punti principali della città, allo scopo di decongestionare il traffico (in modo particolare quello in entrata dalla provincia) e consentire ai lavoratori che si muovono in auto una migliore possibilità di spostamento».
martedì, 10 Agosto 2021 - 08:53
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