Sanità, terremoto al Covid hospital di Boscotrecase: il direttore sanitario lascia. «Troppe ingerenze»

di Roberta Miele

Culmina con un terremoto lo scontro sulle carenze sanitarie e, soprattutto, sull’ospedale Sant’Anna di Boscotrecase, da oltre un anno covid center. Il direttore sanitario del presidio Savio Marziani, lo scorso 10 agosto, ha protocollato le proprie dimissioni «con effetto immediato».

Nero su bianco l’ormai ex numero uno del nosocomio nella nota indirizzata ai vertici dell’Asl Napoli 3Sud ha spiegato le cause della decisione: «Considerate le interferenze interne ed esterne nella gestione del P. O. di Boscotrecase e l’incompatibilità ambientale più volte manifestata dal sottoscritto e dai dirigenti di direzione sanitaria, – si legge nella comunicazione – vista l’inspiegabile nota sindacale del 26/07/2021, valutata l’impossibilità di continuare nelle attività di sviluppo del P. O. a seguito del trasferimento di unità dirigenziali presso altre strutture».

Il 6 agosto, invece, è stato il numero due di Marziani, il dirigente medico Adriano De Simone, a richiedere il trasferimento presso il Dipartimento di Prevenzione per incompatibilità ambientale, per «situazioni esulanti il profilo professionale ricoperto» dallo stesso, «ma di natura strettamente personale che possono danneggiare la mia serenità familiare e pertanto interferire negativamente anche con quella lavorativa».

Facciamo un passo indietro: sul finire di luglio le sigle CGIL, CISL, UIL e FIALS, preoccupate della «smobilitazione delle attività che il Direttore Sanitario del presidio sta portando avanti», hanno diramato “l’inspiegabile nota sindacale” chiedendo una riunione operativa. Cinque giorni dopo, alcune realtà associative del territorio hanno lanciato un appello a sindaci e vertici aziendali per sollecitare «un tavolo di confronto allargato alle rappresentanze sociali della zona, da tenersi al più presto».

Le direzioni generale e amministrativa si sono trincerate nel silenzio, ma da parte di Marziani è arrivato l’allarme per il «clima intimidatorio» creatosi intorno al presidio e al suo lavoro anche per «assenteismi» e «gestioni strane collaterali» che era pronto a segnalare in procura. Il giorno prima delle dimissioni, il direttore sanitario ha sospeso l’attività vaccinale per tre giorni. Poi bandiera bianca.

giovedì, 12 Agosto 2021 - 21:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA