C’è Antonio Piccirillo, che ha pubblicamente rinnegato la vita da camorrista del padre Rosario. E poi c’è Francesco Clemente, fratello del candidato sindaco Alessandra e figlio della vittima innocente di camorra Silvia Ruotolo. Ancora: ci sono docenti (qualcuno precario e qualcuno ‘noto’ per avere lavorato in ‘trincea’), giornalisti ma soprattutto avvocati.
Le elezioni amministrative 2021 che disegneranno la nuova squadra di governo di Napoli sono caratterizzate dalla presenza massiccia di pezzi della società civile tirati per la giacchetta finanche dai partiti che nel capoluogo partenopeo arrancano da tempo. Così se i politici di professione fanno fatica negli indici di gradimento dei cittadini, ecco che per il dopo de Magistris centrodestra e centrosinistra ripiegano su figure slegate dal mondo politico, nella speranza di iniettare nuova fiducia in un elettorato che, nelle ultime due competizioni amministrative, ha dimostrato di essere lontano anni luce dai partiti. La Lega ha fatto addirittura un’acrobazia migliore: ha rinunciato al simbolo mascherando come civica la propria lista “Prima Napoli”. Tra le poche eccezioni vi è Fratelli d’Italia, che si presenta con chi vive nella politica.
Ma andiamo ad anticipare qualche candidatura, in attesa della presentazione delle liste che avverrà sabato 4 settembre.
Il candidato sindaco Alessandra Clemente, abbandonata da Luigi de Magistris che l’aveva lanciata nella mischia e anche dai maggiori esponenti dell’era arancione (i quali stanno abbandonando la barca per passare con Manfredi e, in pochi, con Maresca), ha chiesto ‘aiuto’ al mondo dell’associazionismo impegnato nella sensibilizzazione contro la criminalità organizzata. E in tanti le hanno risposto. Sarà della partita Ivan Luigi Antio Scherillo, che si candida come consigliere al Comune di Napoli: «Qualcuno mi ha detto che “quelli come me” non dovrebbero schierarsi con un partito, ma restare liberi, qualcun altro mi ha detto che non dovrei “sporcarmi con la politica”. Ma parliamoci chiamo amici miei, io non mi sono schierato con un partito, anzi, non mi sono schierato affatto, perché la verità è che resto dove sono sempre stato, dove ho scelto di schierarmi ormai molti anni fa: contro la camorra. Non mi sono schierato con un partito, ma con una persona, Alessandra Clemente, che conosco da anni, che ho visto crescere e con cui ho condiviso tante battaglie – ha scritto Scherillo su Facebook – Riguardo alla politica, non esiste cosa più nobile e bella, sono sporchi semmai “certi politici”, ma la politica non è mai sporca ed è politica anche tutto quello che io ho fatto in questi anni, nel bene e nel male. Io resto seduto dove sono, ovvero dal lato opposto alle mafie ed ai loro fiancheggiatori e sedute accanto a me c’erano e ci saranno le stesse persone di sempre. Mi candido perché ci credo, credo di poter dare un contributo. Non cerco un posto, io un lavoro ce l’ho ed è un ottimo lavoro».
Per il Comune di Napoli corre anche Antonio Piccirillo, figlio del boss della Torretta Rosario: Antonio ha rinnegato pubblicamente le scelte del padre in occasione della manifestazione in piazza Nazionale che si tenne nel 2019 subito dopo l’agguato in cui rimase ferita, per errore, la piccola Noemi.
Francesco Clemente, fratello di Alessandra, è invece candidato alla V Municipalità Vomero/Arenella con la Lista #Napoli2030 che sostiene Alessandra Clemente. «Voglio essere la voce CONCRETA per tutti coloro che hanno un sogno, un obiettivo. Rendere Napoli il nostro futuro. Un futuro radioso, luminoso, di speranza – scrive Clemente sui social – La nostra lista è formata da tanti ragazzi, tanti #giovani che come me hanno tanta voglia di mettersi in gioco e soprattutto fare. Impegnarsi in progetti concreti, che portino Napoli in alto in Italia e nel Mondo».
Tra i giornalisti scesi in campo vi sono Francesca Scognamiglio e Giuliana Covella, che corrono però per candidati diversi. Francesca Scognamiglio, che conosce a menadito la macchina della comunicazione, è candidata nella lista ‘Napoli libera’ a sostegno di Gaetano Manfredi. E’ schierata sul fronte opposto, quello di Maresca, la giornalista Covella. C’è spazio anche per i docenti: in una lista di Manfredi c’è Antonio Lepre, 36 anni, da cinque anni professore di italiano presso l’I.C. Virgilio IV di Scampia. Lepre è anche impegnato nel sociale: è promotore sociale con le ACLI (associazione cattolica lavoratori italiani), operatore sociale presso l’Istituto Salesiano Don Bosco, curatore delle rubriche “Teatro e Sacro” e “Ragazzi di Frontiera” per l’emittente televisiva PadrePioTv. La dirigente scolastica Valentina Ercolino corre invece al Comune a sostegno di Catello Maresca.
Ci sono pezzi di società civile, tanti giovani ma anche uomini di politica nelle fila delle liste che sostengono Antonio Bassolino, che corre senza il sostegno dei partiti ad eccezione di ‘Azione’ di Carlo Calenda. In campo è sceso Luciano Crolla, militanza politica sin dai tempi del liceo e che ha ricoperto numerosi incarichi da dirigente politico, trai quali quello di responsabile della comunicazione per il PD in Campania, fino al 2017. Crolla, responsabile comunicazione e marketing dell’Eav, ha avuto poi un trascorso nella nascita di Italia Viva a Napoli, percorso terminato in breve tempo. Si candida al Consiglio comunale anche Toti Lange, già vicesegretario provinciale del Pd a Napoli: Lange ha lasciato i ‘dem’ (ricopriva l’incarico i presidente della commissione di garanzia provinciale) in maniera polemica e rumorosa appena pochi giorni fa. Tenta la prova di maturità Rosanna Laudanno, consigliere della seconda Municipalità di Napoli: «In questi anni di municipalità, sono sempre stata attivista del mio territorio, mi sono presa cura di un bene comune insieme alle persone facendo sì che un luogo del genere non avesse le luci spente, anzi, al contrario potesse essere un piccolo punto di riferimento, uno spazio verde per il quartiere (…) Vorrei continuare a lavorare per diffondere l’idea che guida il mio agire politico: quella politica fatta da persone che come me, come noi, che provengono da famiglie umili, da territori con storie e radici molto semplici ma profonde: da qui si deve partire per contribuire in modo determinante alla costruzione della Napoli che vorremmo, affinché un futuro dignitoso in questa città sia ancora possibile». Laudanno, che ha 19 anni, è uno dei volti giovani sui quali punta Antonio Bassolino.
La vera chicca di queste elezioni resta però la candidatura di Alessandra Caldoro, sorella di Stefano, con Fratelli d’Italia: da sempre vicina alle posizioni di Forza Italia (anche se non è mai stata tesserata), Alessandra Caldoro ha deciso di entrare a fare parte della squadra di Giorgia Meloni non riconoscendosi più nel partito azzurro.
mercoledì, 1 Settembre 2021 - 16:46
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