L’inchiesta sulla morte del piccolo Samuele supera il primo step procedurale. Il giudice per le indagini preliminari Valentina Gallo del Tribunale di Napoli ha convalidato il fermo disposto nei confronti di Mariano Cannio, il 38enne che lavorava come domestico presso la famiglia Gargiulo e che è accaduto dell’omicidio di Samuele.
La procura lo incolpa, infatti, di avere lanciato il bambino nel vuoto, approfittando dell’assenza della madre, che si trovava in un’altra stanza. E’ possibile, adesso, che le parti chiedano un incidente probatorio finalizzato a verificare se il 38enne era capace di intendere al momento del fatto e se è una persona socialmente pericolosa: è già emerso che Cannio è affetto da disturbi psichici, per i quali era stato anche in cura.
Qualora venga accettato il contraddittorio sulla non imputabilità e sulla pericolosità sociale, potrebbe essere applicata la misura della sicurezza personale.
lunedì, 20 Settembre 2021 - 15:22
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