«Incontrerei anche Giorgia Meloni per il bene dei napoletani». Lo ha detto questa mattina Gaetano Manfredi nel corso di un’intervista radiofonica a Radio Marte, interpellato sulla visita della leader di Fratelli d’Italia a Napoli. meloni è attesa per le 17,30 a piazza dei Martiri, poi una passeggiata in via Chiaia e infine l’arrivo a piazza Plebiscito.
La domanda all’ex rettore e candidato sindaco della coalizione del centrosinistra è una provocazione. La vera domanda di oggi, in verità, è se un incontro ci sarà tra la leader della destra italiana e il candidato scelto dal centrodestra per le amministrative napoletane Catello Maresca. Sinora la risposta è un mistero. Interpellato sui canali social, lo staff dell’ex pm risponde questa mattina ai legittimi quesiti della stampa su un eventuale faccia a faccia che i due «sono in contatto per incastrare le rispettive agende». Una risposta più che diplomatica visto che Meloni è la leader del partito attualmente primo nei sondaggi e Maresca trarrebbe nient’altro che vantaggi da una passerella in coppia. E c’è da ritenere che questo tour alle falde del Vesuvio fosse programmato da giorni e non un’uscita estemporanea. Ma tant’è.
Questo diplomatico silenzio è quasi comprensibile. I rapporti tra Meloni e Maresca sono a brandelli. La segretaria di Fratelli d’Italia non è mai stata una supporter del magistrato; indispettita da alcune dichiarazioni (come quella ormai famigerata sui simboli di partito di cui ‘fregarsene’ esternata da Maresca in un incontro a Bagnoli mesi fa), Meloni ha sempre avuto un piano B elettorale, ovvero la candidatura dell’avvocato Sergio Rastrelli (peraltro la settimana scorsa nominato coordinatore del partito dopo i disastri nella presentazione delle liste e le dimissioni di Andrea Santoro); nel mezzo ci sono state addirittura aggressioni fisiche la sera prima del deposito delle candidatura, la ‘fuga’ di Pietro Diodato da Fd’I alla civica di Maresca (candidatura sfumata poi vista l’esclusione della compagine decisa da Tar Campania e Consiglio di Stato). Insomma, una situazione ‘terremotata’ per il partito di destra che a Napoli si è trovato a fare i conti con una dirigenza non all’altezza, faide interne e un candidato a sindaco poco attraente per i vertici romani e forse anche per la base.
Nelle prossime ore il mistero sarà sciolto e si saprà se Maresca e Meloni si incontreranno a Teano. Una mossa che potrebbe essere utilissima al magistrato in aspettativa che a causa delle esclusioni ha perso centinaia di candidati, molti di Fratelli d’Italia, e ora deve battersi contro la dispersione dei voti. Nei giorni scorsi è arrivato l’appello di Salvatore Ronghi, dirigente di Fratelli d’Italia che, dopo aver dato degli «incapaci» ai dirigenti «incapaci finanche di elaborare un semplice carteggio» ha chiamato alle armi gli esclusi: «Il mio pensiero va a tutti i candidati esclusi che avevanoavviato con entusiasmo la campagna elettorale, tra questi ci sono tanti amici che avevano preparato questa competizione da anni, meritando, ne avevano tutte le possibilità, di sedere in Consiglio Comunale e nei Consigli Municipali – sottolinea Ronghi, che cita il pensiero di Evola: ‘Li si lascino alle loro “verità” e ad un’unica cosa si badi: a tenersi in piedi in un mondo di rovine’». Per questo motivo, Ronghi ha rivolto «un appello a tutti i candidati esclusi a restare in campo per sostenere il centrodestra e a tutta la destra storica a sostenere il partito guidato da Giorgia Meloni, unico vero baluardo contro l’armata clientelare, trasformistica e fallimentare del centrosinistra».
lunedì, 20 Settembre 2021 - 10:55
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