Migliaia di cittadini in corteo per protestare contro i miasmi che da un mese rendono impossibile la vita dei cittadini dei Comuni dell’area a Nord di Napoli e dell’Agro Aversano. La manifestazione si è svolta ieri e ha avuto il suo momento clou presso l’area del mercato ortofrutticolo di Giugliano, in via Santa Maria a Cubito, dove i manifestanti, con slogan, cartelli e interventi di singoli hanno potuto dire la loro contro la puzza i roghi tossici che continuano ad appestare l’aria. I disagi sono
diventati da qualche settimana più gravi, ovvero da quando nelle ore notturne, in diverse località del Napoletano e del Casertano si sta avvertendo un odore nauseabondo. In testa al corteo i sindaci delle comunità interessate dal problema: Giugliano, Frattaminore, Frattamaggiore, Casalnuovo di Napoli, Cardito, Caivano, Qualiano, Quarto, Calvizzano, Crispano che, in una nota, si sono detti «esasperati perché non si riesce a dare risposte al malessere che affligge i nostri concittadini» e pronti a consegnare le fasce tricolori in segno di protesta.
«Siamo al loro fianco – continua la nota – e chiediamo maggiore attenzione al Governo nazionale, non ne possiamo più. Ai roghi si aggiungono i miasmi notturni che, seppur non considerati dannosi dai sanitari, impediscono comunque ai cittadini di vivere bene. Non c’è più tempo da perdere».
Gli stessi primi cittadini e le loro comunità protestano da giorni anche per la decisione della Città metropolitana di Napoli di accogliere i rifiuti che Roma non riesce a smaltire a partire dal 4 ottobre prossimo. Una decisione che comporterà l’arrivo di tonnellate di immondizia negli impianti di Giugliano, Calvizzano e Tufino. Contro questo provvedimento annunciato dal sindaco della Città metropolitana Luigi de Magistris un mese fa, i primi cittadini hanno già fatto giungere le loro voci di dissenso.
Le associazioni e i comitati che hanno organizzato la manifestazione hanno stilato un documento condiviso suddiviso in sei punti, quante sono le proposte di risoluzione della problematica. Il provvedimento chiede, per quanto riguarda i miasmi, la costituzione di un nucleo interforze nella zona Asi al fine di monitorare gli impianti insieme all’Arpa; le bonifiche e la riconversione delle zone degradate e periferiche, con censimento delle discariche; un tavolo permanente per arrivare alla sospensione e annullamento della costruzione dell’impianto a Ponte Riccio per smaltire le ecoballe di Taverna del Re e lo stop all’arrivo dei rifiuti di Roma.
lunedì, 27 Settembre 2021 - 09:24
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