Vanno avanti ormai da due mesi i disagi per i residenti della zona del Giuglianese, alle prese con un’emergenza ambientale che ha portato domenica scorsa migliaia di cittadini anche della confinante provincia di Caserta a scendere in piazza per protestare. Disagi che si sono presentati anche nelle sere scorse sottoforma di miasmi che rendono l’aria irrespirabile e rendono la vita impossibile. I social sono la principale cassa di risonanza delle doglianze dei cittadini che, a tambur battente, hanno riprese ad aggiornare sulla situazione e a segnalare odori nauseabondi che hanno come principale conseguenza una esistenza da barricati in casa. La causa dell’odore nauseabondo non è stata ancora individuata e saranno forse le verifiche dell’Arpac e il monitoraggio anche attraverso i droni a chiarire da dove provengano gli insopportabili miasmi. Nel frattempo, la Procura di Napoli Nord competente sul territorio, ha avviato una indagine.
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Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, la Procura retta da Maria Antonietta Troncone ha aperto un fascicolo di inchiesta basandosi sui dati dell’Arpac. La speranza è che unendo le forze di Procura, Agenzia per l’ambiente e carabinieri del Noe, si arrivi quantomeno a individuare le cause.
Per indagare a fondo, l’Arpac ha creato un canale Telegram (“ArpacColorBot”) per consentire ai cittadini di fare segnalazioni sulla presenza di cattivi odori.
mercoledì, 29 Settembre 2021 - 09:57
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