Giustizia, tribunali fallimentari tornati ai livelli pre-Covid: Roma fa eccezione e soffre, a Modena la palma della virtuosità

aula tribunale

I tribunali fallimentari italiani nei primi sei mesi del 2021 sono tornati ai livelli di lavorazione delle pratiche del periodo antecedente l’emergenza sanitaria. Al 30 giugno 2021 le nuove pratiche registrate sono risultate pari a 4.877, oltre il 60% in piu’ rispetto al numero di pratiche aperte nella prima meta’ del 2020 (3.037). Un dato di poco inferiore a quello dello stesso periodo del 2019 (-13%), che testimonia come quest’anno i tribunali fallimentari abbiano ripreso l’attività a pieno regime, dopo dodici mesi condizionati dai lockdown.

E’ quanto emerge da Cherry Sea, l’osservatorio sulla giustizia fallimentare di Cherry srl – società che fornisce servizi di intelligenza artificiale agli operatori del credito – che tramite i portali del Ministero della Giustizia ha realizzato un’analisi dell’andamento delle procedure fallimentari registrate nei 140 tribunali italiani nel corso del primo semestre di quest’anno.

Lo stesso discorso vale per i procedimenti fallimentari risolti: nella prima meta’ del 2021 sono stati 7.751, dato in linea con il 2019 (7.753), mentre l’anno scorso a fine giugno le procedure portate a termine erano 5.454. E le pratiche pendenti sono diminuite del 4% rispetto al dato di fine 2020. Prendendo in esame, in particolare, i tribunali di Bari, Bologna, Modena, Bergamo, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Busto Arsizio, Milano, Monza, Napoli, Roma, Torino, Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, primi venti in Italia per numero di pratiche pendenti (su 140), nei quali è concentrato circa il 50% di tutto lo stock nazionale, negli scorsi sei mesi si è registrata in tutti i casi una diminuzione generale delle procedure con la sola eccezione di Roma, tribunale con lo stock più voluminoso d’Italia (5.035 pratiche ferme), dove il carico è addirittura aumentato di quasi il 3%.

Il tribunale più virtuoso al 30 giugno di quest’anno è Modena, che in sei mesi ha diminuito il proprio stock di oltre il 9%, portandosi a quota 691 pendenti davanti a Genova, fermo a 702 (-3% rispetto alla fine del 2020).

A completare il podio di questa classifica, Busto Arsizio (779), che ha ridotto il numero di fallimenti del 7%, mentre all’estremità opposta, oltre a Roma, si posizionano Milano (4526 pratiche) e Bari (2031), che hanno alleggerito il proprio carico rispettivamente del 5% e del 2% rispetto alla fine del 2020.

venerdì, 22 Ottobre 2021 - 15:14
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