Il rimprovero dei genitori per un’uscita che si era protratta per troppo tempo ha indotto un diciannovenne di San Salvatore Telesino (Benevento) a reagire nel più tragico dei modi. Il ragazzo ha rivolto una pistola contro se stesso e si è sparato, ora lotta tra la vota e la morte nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale del Mare di Napoli. Una vicenda delicata oltre che drammatica, nella quale i delicati e a volte imperscutrabili equilibri familiari poco possono raccontare rispetto a una scelta che sembra tanto sproporzionato.
Un rimprovero per essere rientrato tardi a casa. Questo hanno spiegato i genitori ai carabinieri dopo che il loro giovane figlio è stato soccorso per la ferita con arma da fuoco che si è procurato con l’arma detenuta legalmente dal padre. Il ragazzo aveva trascorso la serata con amici fuori, a Telese Terme, pochi chilometri dal paesino in cui vive con la famiglia. Quando è tornato a casa i genitori, preoccupati e adirati, lo hanno redarguito innescando una discussione; un copione che si ripete in tante famiglie, con un epilogo inimmaginabile. Il diciannovenne è andato nella sua camera, ha preso prima la pistola del padre, un imprenditore conosciuto nella zona, e si è sparato alla testa.
I genitori hanno immediatamente chiamato i soccorsi e il 118 lo ha prima portato d’urgenza al San Pio di Benevento poi, viste le gravissime condizioni, lo ha trasferito all’Ospedale del Mare di Napoli dove lotta tra la vita e la morte. Ai carabinieri spetta ora capire l’esatta dinamica di quello che è senza ombra di dubbio un gesto autolesionista; la pistola è stata sequestrata e genitori e fratello sono stati ascoltati per capire quali fossero le condizioni psicologiche del ragazzo.
lunedì, 25 Ottobre 2021 - 08:39
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