Non ce l’ha fatta. Pier Francesco Carofano, il 19enne che si è sparato dopo un litigio con i genitori, è spirato all’Ospedale del Mare di Napoli dove era stato ricoverato dopo il gesto estremo compiuto nella notte tra sabato e domenica. Una vicenda dolorosa con un epilogo tragico: le condizioni del ragazzo era già disperato quando è stato trasferito in ospedale dopo un primo ricovero al San Pio di Benevento, nosocomio più vicino al suo paese San Salvatore Telesino.
Pier Francesco si è sparato intorno alle 4 del mattino con l’arma del padre (legalmente detenuta) dopo essere rientrato tardi e aver per questo affrontato i rimproveri dei suoi; dopo la sgridata è andato in camera, ma prima ha preso l’arma che ha rivolto contro di sé. I genitori, sentito il colpo di pistola, hanno chiamato i soccorsi che infine sono risultati inutili; per trasferirlo da Benevento a Napoli era stata usata un’eliambulanza proprio per la gravità delle condizioni, apparse subito disperate.
Ora ci si interroga sul gesto di un giovane apparentemente senza problemi. Pier Francesco andava all’università, era un ragazzo descritto come dinamico ed estroverso che come molti suoi coetanei amava uscire. Era uscito anche sabato scorso per andare nella vicina Telese Terme con gli amici ed era rientrato all’alba. Di qui la discussione con il papà, un noto imprenditore della zona, e infine il suicidio.
martedì, 26 Ottobre 2021 - 08:57
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