Sei mesi sono già trascorsi senza che il Parlamento abbia messo mano a una legge sull’ergastolo ostativo, nonostante il diktat della Corte Costituzione. E il rischio è che, ancora una volta, la classe dirigente politica possa mandare la questione per le lunghe allo scopo di non impelagarsi in una materia che divide l’opinione pubblica e che rischia di diventare un boomerang. Tra sei mesi scade infatti l’ultimatum della Consulta che ad aprile ha bollato l’ergastolo ostativo come incompatibile con la Costituzione, dando un anno di tempo al Parlamento per un intervento legislativo sul tema.
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E, allora, ecco che Fratelli d’Italia e Movimento Cinque Stelle premono all’unisono per fare sì che il Parlamento decida e, questa volta, i due partiti si ritrovano su una posizione analoga, ossia quella di difesa dell’ergastolo ostativo. «Fratelli d’Italia ha presentato due proposte di legge, una costituzionale e una ordinaria, sull’ergastolo ostativo progressivo per evitare il progressivo smantellamento dell’istituto più serio che c’è nella lotta alla criminalità organizzata, cosa che è uno dei principali obiettivi dei bossi mafiosi», ha annunciato il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in una conferenza stampa a Roma.
«Entro maggio 2022, senza una legge del Parlamento, rischiamo che la Corte costituzionale dichiari incostituzionale il carcere ostativo», ha aggiunto. La prima proposta (prima firmataria, Meloni) «interviene sull’articolo 27 della Costituzione perché la funzione della pena non e’ esclusivamente rieducativa – ha detto la leader e deputata FdI – ma serve a garantire la sicurezza dei cittadini, in modo che il carcere ostativo non sia più incompatibile». Il secondo testo ha come prima firma il deputato Andrea Delmastro Delle Vedove. Meloni ha poi sottolineato: «Non ci interessa la primogenitura sulla legge, ci possono essere le firme di tutti i partiti ma che si dia un segnale. Perciò chiediamo che la proposta di legge ordinaria di FdI venga assunta come testo base».
Anche il Movimento Cinque Stelle insiste per un intervento in tempi rapidi e certi. «Da circa sei mesi il Movimento 5 stelle sta lavorando perché il Parlamento adotti al più preso una legge che consenta di superare le difficolta’ seguite alla decisione della Consulta – hanno dichiarato le deputate e i deputati del Movimento 5 stelle in commissione Giustizia – Ci siamo mossi con largo anticipo perché, in assenza di un intervento legislativo da parte del Parlamento, tra sei mesi potremmo rischiare di vedere alcuni boss ancora pericolosi, in quanto non hanno reciso i legami con la criminalità organizzata, usufruire di alcuni benefici e uscire dal carcere».
«L’ergastolo ostativo è sempre stato uno strumento particolarmente importante nella lotta alla mafia – hanno aggiunto – e per questo da tempo il M5S si sta battendo per accelerare i passaggi chiedendo la calendarizzazione in aula della discussione. Il presidente della commissione, Mario Perantoni, sta lavorando alacremente per mettere a punto una rimodulazione della disciplina dell’ergastolo ostativo e ha chiesto il contributo di tutte le forze politiche. Noi ci auguriamo che ci sia piena collaborazione perché non c’è più tempo da perdere».
martedì, 9 Novembre 2021 - 16:16
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