Il mondo dell’avvocatura è in subbuglio. La decisione del Governo di imporre ai legali l’esibizione del green pass base per accedere in Tribunale ha aperto un fronte di discussione nella categoria che oggi si chiede, al netto delle considerazione che ciascuno ha sull’efficacia o meno del vaccino, se le nuove misure del Governo incidano negativamente sul diritto di difesa di indagato/imputato.
E’ in quest’ottica che sette consiglieri dell’Ordine degli avvocati di Napoli si sono mossi chiedendo, mediante una lettera formale, al proprio Coa di compulsare il Governo affinché riveda l’imposizione del green pass come chiave d’accesso alle aule di giustizia. Promotori dell’iniziativa: Carmine Foreste, Giacomo Iacomino, Iammacolata Troianiello, Ilaria Imparato, Eugenio Pappa Monteforte, Antonio Valentino e Sabrina Sifo.
Leggi anche / Campania, il Tar riapre le scuole e dà un ceffone politico a De Luca: «Sanità al collasso? Carente previsione di adeguate misure da parte sua»
Il ragionamento è semplice e parte da una premessa: le nuove disposizioni sollevano dall’esibizione del green pass testimoni e parti del processo, ma non l’avvocato che se assente perché non in possesso del certificato verde viene considerato assente senza giustificato motivo né può invocare il legittimo impedimento. Stando così le cose, annotano i sette consiglieri dell’Ordine firmatari della lettera, è evidente che vi è una «contraddizione in termini ed un’aporia giuridica» laddove si nega all’avvocato la possibilità di ricorrere al legittimo impedimento in caso di mancanza di green pass base.
Ciò «si pone in contrato con l’articolo 24 della Costituzione – scrivono gli avvocati – in quanto di fatto si priva il cittadino del diritto di scegliere il proprio difensore, che se impossibilitato alla presentazione della certificazione richiesta per l’accesso al Palazzo di Giustizia, si troverebbe ad essere sostituito dal difensore d’ufficio, non potendo addurre il legittimo impedimento».
In seconda battuta, gli avvocati sollecitano «un periodo cuscinetto prima dell’applicazione» dell’obbligatorietà del green pass base, entrata in vigore da oggi nei Tribunale su disposizione dei capi degli uffici giudiziari: questo consentirebbe «una consequenziale organizzazione delle attività, così come previsto per altre categorie di lavoratori». Di qui le richieste al Coa: compulsare il Governo allo scopo di «uniformare la disciplina prevista per l’accesso agli uffici giudiziari dei difensori a quella stabilita per le parti processuali» o quantomeno di consentire all’avvocato di poter invocare il legittimo impedimento in caso di assenza di green pass base; «adoperarsi, nelle more, affinché tutti i Distretti delle Corti di Appello si uniformino ad una interpretazione costituzionalmente orientata delle norme ed, in ogni caso, che spostino l’applicazione delle stesse a far data dal 15 febbraio».
lunedì, 10 Gennaio 2022 - 15:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA