I giochi si riaprono e il procuratore generale di Napoli Luigi Riello ci riprova. A partire dal mese di luglio il posto di procuratore generale della Cassazione resta vacante: Giovanni Salvi, nominato dal plenum del Csm nel novembre del 2019, va in pensione.
E così al Consiglio superiore della magistratura toccherà scegliere il successore. Tre i magistrati in corsa per un ruolo di tutto prestigio: Luigi Salvato, procuratore aggiunto in Cassazione; il procuratore generale di Roma Antonio Mura; il procuratore generale di Napoli Luigi Riello. Proprio Riello, alla scorsa nomina, era arrivato quasi al traguardo: sul tavolo del plenum del Csm finirono Salvi, Riello e l’avvocato generale della Cassazione Marcello Matera. Il plenum però incoronò Salvi con 12 voti. Riello si fermò a 4 preferenze, mentre Matera a 3. Adesso, a distanza di due anni, Riello ci riprova.
L’incarico di procuratore generale della Cassazione è di grande prestigio. Il pg in Cassazione, infatti, è titolare dell’azione disciplinare nei confronti dei magistrati ordinari professionali e, in tale qualità, svolge funzioni di organo istruttore del procedimento disciplinare e di pubblico ministero dinanzi alla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura.
Non solo: a seguito della riforma dell’ordinamento giudiziario del 2006, il pg presso la Cassazione ha acquisito una nuova competenza: svolgere, attraverso i Procuratori generali dei singoli distretti di corte d’appello, un’attività (non gerarchica) di informazione e controllo sulla condotta dei Procuratori della Repubblica, ad esempio al fine di evitare e di prevenire i conflitti tra i diversi uffici e garantire il rispetto dei principi, convenzionali e costituzionali, del giusto processo.
Il Procuratore generale, infine, esercita inoltre il potere di controllo sull’attività della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo.
martedì, 22 Marzo 2022 - 19:45
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