Un mese, più o meno, al deposito delle liste elettorali. Un mese di programmazione, di incontri e di trattative dove i tavoli sono ancora aperti. E un mese di piena campagna elettorale per chi, invece, ha già chiaro il suo percorso.
A Portici entra nel vivo la corsa per Palazzo Campitelli. Enzo Cuomo, il sindaco uscente, punta al quarto mandato, non consecutivo ovviamente (le prime due consiliature sono state seguite dall’impegno in Senato) e soprattutto punta a bissare l’incredibile risultato del 2017 quando stravinse al primo turno con il 65% dei voti.
A sostenerlo, come sempre, ci sarà il suo partito, il Pd, che, pur non di rinunciare a Cuomo, ha deciso di non replicare l’alleanza con il Movimento Cinque Stelle e le altre forze di centrosinistra che a livello nazionale in moltissime realtà locali è ormai consolidata. Come Cuomo anche il Pd vorrebbe ripetere l’invidiabile risultato di lista di cinque anni fa, grazie al quale riuscì a piazzare ben 7 consiglieri comunali. Ma stavolta la strada sembra in salita. I ‘dem’ hanno perso consensi importanti, quelli portati in dote da consiglieri che hanno deciso di sfilarsi dal partito. E’ il caso di Davide Borrelli, nel 2017 il consigliere (più giovane) più votato nei ‘dem’ con oltre 700 voti. Borrelli, che durante la consiliatura ha lasciato il Pd pur garantendo l’appoggio a Cuomo, si candida adesso nella lista civica ‘Avanti’, sempre a sostegno del sindaco uscente. In sintesi, i voti si spostano (con tanta amarezza per il Pd) ma non si perdono (per la serenità di Cuomo).
Non resterà, invece, nell’ambito della coalizione di Cuomo il pacchetto di voti di Aldo Agnello, che nel 2017 risultò primo dei non eletti col Pd: Agnello oggi è contrapposto a Cuomo ed è candidato sindaco, in quota al partito rappresentato dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, per la coalizione che vede insieme forze di centrosinistra e il Movimento Cinque Stelle.
Per arginare la perdita di voti, il Pd ha pensato di reclutare personalità che sul territorio sono note per il loro impegno. Entra così in squadra Francesco Portoghese, già in passato consigliere comunale di Italia dei Valori e molto attivo sul territorio (in modo particolare nella zona alta di Portici). Da anni Portoghese si fa portavoce dei problemi quotidiani dei residenti, subissando il Comune di istanze circa i nodi da risolvere. Alle ultime amministrative Portoghese si candidò con la civica ‘Cristiani uniti per la famiglia’, totalizzando 432 voti. Un’ottima performance che tuttavia non gli consentì l’ingresso in Consiglio: la lista, complessivamente, non ottenne un buon risultato rispetto alle altre in campo. Oggi, dunque, Portoghese ci riprova, forte del suo pacchetto di consensi di cui certamente beneficerà il Pd.
Portoghese invece dovrà misurarsi con gli altri compagni-rivali, alcuni dei quali partono – sulla carta – da pacchetti di voti assai consistenti. Florinda Verde e Antonio Bibbiano sono tra coloro, all’interno del Pd, che tentano il bis. Nel 2017 Verde ottenne 672 voti, mentre Bibiano 636 (entrambi vennero eletti): furono due risultati pesanti, che, dopo 5 anni di impegno sul campo, potrebbero finanche crescere a discapito di qualsiasi altro ‘concorrente’. Scendono in campo per il Pd anche professionisti affermati, come l’avvocato penalista Annarita Formicola (sorella dell’immobiliarista Michele Formicola), schierata in tandem con Alessio Ucciero, la cui moglie (Manuela Chianese) è stata assessore alle Politiche Sociali nella giunta di Giorgio Zinno a San Giorgio a Cremano. Di professione avvocato è anche Vito Consales, al suo debutto in politica.
Oltre al Pd, Enzo Cuomo potrà contare anche sull’appoggio di Italia Viva, rappresentata dal vicesindaco uscente Fernando Farroni, che ha pure accarezzato l’idea di candidarsi a sindaco proprio in contrapposizione a Cuomo. Tuttavia Farroni, che era indicato come il possibile candidato delle forze di centrosinistra, è tornato sui suoi passi, garantendo a Cuomo la dote di voti proveniente dai commercianti. Farroni, grazie anche alla delega al Commercio, è riuscito a cucire una vera e propria alleanza coi titolari (buona parte, perlomeno) delle attività commerciali del viale Leonardo da Vinci e del centro storico: non sfuggono, infatti, le numerose iniziative di eventi che, soprattutto nelle ultime settimane, stanno interessando il viale Da Vinci. Né sfugge l’elogio dei responsabili dell’associazione Centro commerciale naturale da Vinci (che abbraccia diversi negozi) avvenuto sui social l’11 aprile: «Siamo felici di aver organizzato insieme alle Istituzioni un splendida giornata e dimostrato che con la collaborazione e la sinergia si puo fare tanto… non ci fermiamo, faremo sempre meglio per il commercio e per Portici! Grazie Fernando Farroni». A conferma del matrimonio tra Farroni e il mondo dei commercianti vi è la candidatura di Gianni Bamundo, presidente dell’associazione Centro Storico di Portici, proprio con Portici Viva, che è la lista ‘locale’ di Italia Viva.
Ai partiti si aggiungono anche diverse liste civiche. Ne citiamo qualcuna. C’è ‘Avanti’, che sarà capitanata da Davide Borrelli: in squadra Luigi Vesce, che guida la squadra di calcio amatoriale dell’Atletico Portici. Ci sarà Campania Libera, di impronta deluchiana: la composizione della lista ruota attorno a Riccardo Fernandes, entrato in Assise nel 2018 a seguito delle dimissioni di Bruno Provitera. Campania Libera, per l’occasione, ha aperto un piccolo comitato nel ‘regno’ dei Fernandes, in via Gravina. Non potrà mancare la lista di riferimento del sindaco Cuomo, ‘Per Cuomo sindaco’, che è in via di definizione. Sulla sua composizione si sa che ci saranno conferme come l’avvocato Ciro De Martino, entrato in Consiglio nel 2017 grazie a 458 preferenze; ci saranno anche delle new entry che proverranno sempre dal mondo dell’avvocatura, come l’avvocato civilista Stefania Valvini.
La coalizione di Cuomo è a lavoro e nelle prossime settimane si saprà di più sui candidati e sulle singole liste. Non restano a guardare i diretti competitors del sindaco uscente, ossia le forze di centrosinistra (Articolo 1, Sinistra Italia, Europa Verde, Socialisti e DeMa) e il Movimento Cinque Stelle che faranno fronte comune: dopo aver tentato (invano) di vincere le resistenze del già sindaco Leopoldo Spedaliere a gettarsi nella mischia e avere ‘dialogato’ con Fernando Farroni, la coalizione ha individuato in Aldo Agnello, politico di lungo corso a Portici, il miglior rivale di Enzo Cuomo. Agnello ha ufficializzato la sua candidatura la scorsa settimana nella sala conferenze delle Terrazze dell’Ottocento Napoletano. La compagine ha già affilato le armi: torneranno in campo, come candidati consiglieri, Mauro Mazzone di Articolo 1 e Alessandro Caramiello per i grillini. Si candida nei pentastellati anche Lisa Avolio e il parrucchiere Rosario Esposito, titolare del saloon ’50 Sfumature’ al Corso Garibaldi. In città, intanto, campeggiano i primi manifesti grillini con la gigantografia di Giuseppe Conte che richiama i cittadini al voto per una Portici migliore.
Se tutto il centrosinistra è già all’opera, il centrodestra vive una profonda crisi. A un mese e mezzo dalle elezioni e a meno di un mese dalla presentazione delle liste, le tre anime del centrodestra non sanno ancora se correranno insieme e in tal caso chi sarà il candidato sindaco. Con l’aggravante che a Portici il centrodestra ha ormai da anni difficoltà ad attecchire e fare buone prestazioni in termini di voti. A creare scompiglio sarebbero le rivendicazioni di Alessandro Fimiani, un sostenitore ‘pentito’ (dell’ultima ora) di Cuomo.
Dopo essere stato nel 2017 con la lista ‘Democratici Popolari’ a sostegno di Cuomo ed essere stato consigliere comunale di maggioranza, Fimiani è passato negli ultimi mesi all’opposizione abbracciando nuovamente Forza Italia con la quale c’era stata una relazione poi naufragata. Fimiani ambirebbe alla candidatura a sindaco, ma le altre forze di centrodestra non avrebbero prestato il consenso. Le resistenze maggiori arriverebbero da Fratelli d’Italia. A ciò si aggiunga che il ruolo dello sfidante di Cuomo piace anche a Nicholas Esposito, pure lui candidato nel 2017 con la lista ‘Democratici Popolari’ prima di rimanere folgorato dalla Lega di cui oggi è coordinatore regionale della Lega giovani. Esposito però sarebbe anche disposto a fare un passo indietro. Ad ogni modo la quadra non si trova e il tempo scorre impietoso per il centrodestra.
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sabato, 16 Aprile 2022 - 10:05
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