Il centrosinistra è ai nastri di partenza, ma spaccato in due tronconi, il centrodestra deve compiere la sua traversata nel deserto. Sul golfo di Pozzuoli, i poli sono agli antipodi, a meno di due mesi dalle Comunali. La perla dei Campi Flegrei, oltre 80mila abitanti, si interroga sul futuro.
Sul voto del 12 giugno veglia Vincenzo Figliolia, sindaco uscente, tre volte eletto dal 2001. Non ricandidabile per il limite di due mandati consecutivi, a farsi da parte non ci pensa proprio. «Non accadrà niente di traumatico, sarò ancora qui, con una funzione diversa» assicura lui, a scanso di equivoci, in una lettera al Corriere del Mezzogiorno. Il fattore Figliolia pesa sul voto. Per lo storico sindaco – 13 anni complessivi al comando – si profila un ruolo da super assessore, se vince il centrosinistra. Ecco, quale centrosinistra? Quello del Pd ufficiale, che ha scelto il laboratorio con M5S e Articolo Uno. Candidato sindaco è Paolo Ismeno, assessore alle Finanze della giunta Figliolia, in perfetta continuità col passato.
Ma nei dem si è consumata la scissione: a guidarla è Gigi Manzoni, ingegnere di 46 anni, attuale presidente del consiglio comunale. Manzoni è stato sempre eletto dal 2008, ogni volta col Pd. Nella corsa a sindaco è sostenuto da una sfilza di civiche (Spazio Flegreo, Pozzuoli Siamo Noi, Pozzuoli Democratica e Progressisti per Pozzuoli). Ma con lui – dettaglio rilevante – ci sono i deluchiani di Campania Libera, oltre a Europa Verde, la lista del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, altro fedelissimo di De Luca.
Manzoni motiva il salto col «sostegno di tanti cittadini», e «l’appoggio convinto di gran parte del mio partito». Ismeno, invece, si ispira al “modello Manfredi”, guardando al capoluogo. «Il lavoro svolto dal tavolo di coalizione – dichiara – ha creato una proposta politica, seria ed affidabile che raccoglie sempre più consensi ed adesioni di forze civiche e politiche. Il tutto in linea con il quadro politico nazionale nonché con le recenti esperienze elettorali della regione Campania e del Comune di Napoli».
Nel derby dei dem, si inserisce Raffaele Postiglione, candidato di Possiamo!, alleanza delle sinistre movimentiste. Il consigliere d’opposizione è candidato da Potere al Popolo e due civiche: Pozzuoli Ora, Pozzuoli in Comune. Sei sono i suoi punti cardinali: «La sostenibilità ambientale, la tutela dei beni comuni, il rilancio culturale del nostro territorio, l’attenzione alle periferie, la lotta al lavoro nero e una rinnovata attenzione alla questione di genere».
Quindi c’è il centrodestra, ancora non pervenuto. Si attende la mossa di Fratelli d’Italia, per mettere in campo una lista. I rumors situano la coalizione in un cartello di civiche. Manca ancora il nome di un candidato sindaco. Entro un paio di settimane potrebbero esserci novità. Il centrodestra, però, spera di incunearsi nella faglia del Pd. Ma negli ultimi 30 anni, ha governato Pozzuoli solo per due brevi periodi, in tutto due anni e mezzo. La città ha 2.500 anni di storia, il sistema di potere del centrosinistra appena un po’ meno.
mercoledì, 20 Aprile 2022 - 19:14
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