Le chiama «liste di proscrizione», descrivendo l’altolà ai candidati alle Comunali – eletti o meno – per gli assessorati delle Municipalità napoletane. «Quale presidente della Commissione Pari Opportunità – dice Gennaro Esposito, consigliere del gruppo Manfredi Sindaco – non vorrei dover convocare una seduta per esaminare il paradossale caso degli assessori municipali a Napoli, secondo cui tutti quelli che si sono candidati al Comune non sono stati “eleggibili” ad assessore comunale, così come tutti quelli candidati alle Municipalità oggi non sono “eleggibili” a ricoprire la carica di assessore municipale».
Sul punto registra una chiusura netta?
«La discussione è una discussione aperta, che però deve tendere a una semplificazione. Ma la strada che ha preso – quella di dire no ai candidati per la nomina degli assessori – anche se è una strada che vuole semplificare, secondo me è un errore politico».
Come si è giunti a questo?
«I partiti, per ridurre le discussioni, levano di mezzo i candidati. Però a questo punto, voglio vedere la prossima volta dove li trovano i candidati. Così la lista elettorale diventa una lista di proscrizione. Una follia totale».
E cosa si dovrebbe fare, invece?
«Scegliere in virtù del merito e della competenza, questa è la via maestra».
Ma ciò non succede.
«Secondo me ci sono tante di quelle richieste, che lo fanno per iniziare a ridurre. Ma il ragionamento è un altro».
Quale?
«Se candidi un “Maradona dell’urbanistica”, e se vinci le elezioni, poi non lo nomini assessore solo perché si è candidato? La candidatura non può essere un marchio di infamia»
Ma chi ha imposto il niet ai candidati?
«Non so se è Manfredi o sono i partiti. Da quanto sto capendo, i candidati al Comune potranno fare gli assessori nelle Municipalità. Però a quel punto, il ragionamento è sempre lo stesso: si scelga liberamente, che siano candidati o non candidati. Basta che siano persone capaci, rette e meritevoli».
Intanto, per gli assessori delle Municipalità, è intervenuto il Difensore Civico, nominando un commissario ad acta, poiché, dopo 6 mesi, siamo al punto di partenza.
«Oggi (ieri per chi legge, ndr) c’era riunione dei capogruppo e penso che la riunione verterà su questa cosa, anche se l’oggetto della convocazione era altro».
venerdì, 29 Aprile 2022 - 11:55
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