Otto assessorini al Pd, sei a Movimento 5 Stelle e Lista Manfredi, e così via. È il “Cencelli” del sindaco di Napoli, per superare lo stallo Municipalità, senza mini giunte dopo 8 mesi.
Una palude di veti incrociati, di appetiti assortiti, scavalcata con metodo algebrico: tot voti percentuali, tot poltrone municipali. Manfredi, così, cede al più antico rituale della politica italiana. Il celebre “manuale” di lottizzazione partitica, simbolo delle spartizioni nella prima repubblica. Uno schema matematico – secondo la vulgata elaborato da Massimiliano Cencelli, funzionario Dc – per dare forma ai rapporti di forza elettorali. Liturgie, un tempo, respinte con fastidio.
Lo scorso settembre, in campagna elettorale, Manfredi rispondeva ad alcune critiche. A formularle lo scrittore Maurizio de Giovanni e il senatore Sandro Ruotolo. Nel mirino c’era la presenza di transfughi del centrodestra, nella coalizione dell’ex rettore. Manfredi però ribatteva: «Parlate di potenziali ingerenze partitiche, del pericolo di applicare il manuale Cencelli, del ritorno di vecchi arnesi della politica. Vi ricordo sommessamente che, tra noi, il primo “non politico” sono io. La mia storia personale e professionale qualcosa raccontano».
In 8 mesi ne è passata di acqua sotto i ponti. Ora – con una spruzzata di aritmetica – il sindaco riesuma l’usato sicuro. C’è un foglio excel, inviato ai partiti della sua variopinta maggioranza. Indica le percentuali nelle urne, per ciascuna lista, convertite in assessori. Oltre alle tre liste maggiori, accontenta un po’ tutti. Tre assessori vanno ai deluchiani di Napoli Libera, ai mastelliani di Noi campani per la città; a Europa Verde. Due caselle alla mista Azzurri-Noi Sud-Napoli Viva, patchwork renzian-(ex) forzista; ad Adesso Napoli, Centro Democratico e alla sinistra di Napoli Solidale. Un assessore andrebbe a Moderati, a Per le Persone e la Comunità e ai Repubblicani Democratici con Napoli Oltre. In tutto fanno 40 posti.
Ai partiti, a questo punto, spetta indicare i nomi, nonché le preferenze per singola Municipalità. Non un’operazione immediata, quindi. E si prevedono altri giorni di attesa. Tenendo conto, inoltre, della Municipalità 6. A Napoli Est, stanco dell’impasse, il presidente Fucito ha nominato la giunta in solitaria. Il vero Cencelli non l’avrebbe permesso.
giovedì, 12 Maggio 2022 - 22:01
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