Una lite tra minori sulla spiaggia di Marechiaro a Napoli che sfocia nell’accoltellamento di due giovanissimi. E un 16enne, figlio di un condannato all’ergastolo indicato dagli inquirenti come killer della camorra, che finisce in manette con l’accusa di tentato omicidio.
Nella giornata di oggi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Napoli ha convalidato il fermo disposto dalla procura (pm Emilia Galante Sorrentino) e ha spiccato un’ordinanza di custodia cautelare presso l’istituto di pena minorile. Il ragazzino si era presentato spontaneamente, domenica sera, alla polizia.
Le indagini su quanto accaduto la sera del 15 maggio scorso sono state condotte da personale della squadra mobile, dell’U.P.G.S.P. e del commissariato “San Ferdinando”: agli atti l’interrogatorio di alcuni testimoni identificati sul posto, l’acquisizione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza di zona, l’analisi delle fonti aperte e le ispezioni effettuate sui cellulari in uso ai soggetti coinvolti nella lite.
Partiamo dal fatto. Sugli scogli di Marechiaro si scontrano due ragazzi. Tutta colpa di una discussione via social. Un minorenne accusa un altro di averlo insultato e l’aggredisce per lavare via l’offesa ma sta avendo la peggio e chiama in auto l’amico, il 16enne arrestato, che tira fuori un coltello e aggredisce i rivali, nel frattempo diventati due. I due feriti, di 16 e 17 anni, sono in prognosi riservata. Il ragazzino che ha chiesto aiuto all’amico è stato, invece, denunciato per rissa: ha 15 anni.
mercoledì, 18 Maggio 2022 - 15:51
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