Il bimbo è stato estubato e le sue condizioni generali sono meno gravi di quelle di qualche giorno fa. Dall’ospedale Maggiore di Bologna arriva una speranza sulla sorte del bimbo di 13 mesi lanciato dalla finestra a Soliera, in provincia di Modena, dalla sua babysitter (arrestata). Il piccolo è ricoverato ormai da una settimana.
La babysitter, invece, è in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Venerdì 3 giugno il gip di Modena, Andrea Scarpa, ha disposto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti della 32enne Monica Santi. Il provvedimento cautelare era stato richiesto dalla procura che ha coordinato le indagini dei carabinieri della Stazione di Soliera insieme con il loro colleghi della Compagnia di Carpi (Modena). La 32enne, apparsa al momento in grave stato confusionale, ha reso sull’accaduto qualche confessione: «Ho preso il bambino e l’ho lanciato dalla finestra. Non so perché l’ho fatto. Ho avuto un malore, una sorta di catalessi».
«La mia assistita ha confermato di essere stata lei a far cadere il bambino dal secondo piano, aggiungendo che non si e’ trattato di un gesto premeditato, bensì istintivo. Una reazione istintiva, diciamo. Ha aggiunto che – ha spiegato l’avvocato Francesca Neri – viveva un malessere interiore che l’aveva ridotta ad uno stato di catalessi, come se stesse affrontando una realtà che non le apparteneva. Lei stessa non riesce a darsi una spiegazione dell’accaduto, in questi giorni ha sempre chiesto informazioni sulle condizioni del bambino. Ha riferito – aggiunge Neri in merito al passato recente della sua assistita – di una insoddisfazione lavorativa per una precedente esperienza, non andata a buon fine, che le aveva provocato forte stress, in un’azienda dove era segretaria amministrativa. Anche per questo ritengo importante una consulenza con uno psicologo che possa stabilire se ciò abbia influito».
mercoledì, 8 Giugno 2022 - 08:55
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