Inchiesta sul Comune di Pozzuoli, nuove accuse al sindaco uscente Figliolia: sesso in ufficio in cambio di buoni spesa Covid

figliolia vincenzo
Vincenzo Figliolia

Inchiesta sugli appalti del Comune di Pozzuoli, nuovi guai per il sindaco uscente Vincenzo Figliolia, rieletto a furor di popolo come consigliere, nelle Comunali celebrate domenica scorsa. Secondo quanto riportato da il Mattino e dall’edizione napoletana di Repubblica, nel decreto di perquisizione depositato al Riesame dai pm Immacolata Sica e Stefano Capuano – si farebbe riferimento a tre episodi contestati a Figliolia, risalenti a inizio anno.

Il primo cittadino di Pozzuoli avrebbe consumato rapporti sessuali nell’ufficio del sindaco con una donna indigente, che gli avrebbe chiesto aiuto. I reati ipotizzati sono concussione e peculato. Le prestazioni sessuali sarebbero state concesse in cambio di buoni spesa Covid. Figliolia avrebbe anche cercato di agevolare la donna nel disbrigo di pratiche amministrative inerenti delle cure. Il sindaco, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per la valorizzazione del Rione Terra deve già rispondere di turbativa d’asta e corruzione.

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Figliolia ha partecipato alle elezioni amministrative di Pozzuoli con la lista “Figliolia per la città” a sostegno della candidatura di Paolo Ismeno (che al ballottaggio sfiderà Luigi Manzoni): la lista è risultata la più votata in assoluto a Pozzuoli con il 14,26% e Figliolia il candidato al Consiglio comunale che ha incassato il maggior numero di preferenze.

mercoledì, 15 Giugno 2022 - 12:45
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