«Mamma, ho fatto un casino». Il ‘casino’, come ha detto Matteo Verdesca, è un atto di crudeltà che ha privato due bambini della loro mamma e pure del loro padre. Matteo, 38 anni, ha ucciso a coltellate la moglie Donatella Miccoli, pure lei di 38 anni, e dopo avere confessato alla madre quanto fatto, è fuggito per trovare un luogo appartato e togliersi a sua volta la vita.
L’ennesima drammatica storia di matrimonio che finisce nel sangue arriva da Novoli, un paesino in provincia di Lecce. Sabato sera Donatella e Matteo escono insieme ai figli (una bimba di 7 anni e un bimbo di 2 anni) e si ritrovano in piazza, insieme agli amici, per la festa di San Luigi. «Nulla – racconta chi li ha incontrati – lasciava presagire quello che sarebbe accaduto». La coppia rientra, è notte. Sono circa le 2, quando le urla di Donatella richiamano l’attenzione dei vicini. Che subito avvisano le forze dell’ordine. Ma quando i carabinieri giungono sul posto è troppo tardi. Donatella è ferita a morte, il suo corpo nel letto matrimoniale. Matteo, invece, non c’è.
I carabinieri lo cercano per due ore. Provano a tracciare i suoi spostamenti anche grazie a quanto dichiara subito la madre di lui: Matteo l’ha chiamata e le ha detto “Ho fatto un casino”, l’ha salutata ed è andato via. Il corpo di Matteo viene trovato, carbonizzato, nell’auto con cui era fuggito (una Renault Clio di colore bianco), anch’essa bruciata, nelle campagne di Campi Salentina. Si è cosparso di benzina e ha appiccato il fuoco, dandosi a sua volta una fine atroce. Restano orfani i due figli della coppia, un bimbo di due anni e una bimba di sette. Matteo lascia anche un figlio di 18 anni avuto da una precedente relazione.
Donatella e Matteo erano molto conosciuti in paese: lei era una commessa in un centro commerciale, suo padre è un carabiniere in pensione, molto stimato in paese; Verdesca lavorava come corriere in una ditta privata e ultimamente faceva il giardiniere. «Conosco bene Donatella e i suoi giovani figli – dice il sindaco Marco De Luca – la bimba frequenta il catechismo con mio figlio. Non ho parole per descrivere quanto accaduto. Sono sconvolto, ma anche arrabbiato, demoralizzato: ci impegniamo nelle comunità a sensibilizzare contro la violenza sulle donne e poi, invece, ci ritroviamo giovani donne trucidate in questo barbaro modo».
A Novoli le bandiere sono a mezz’asta e sarà proclamato il lutto cittadino «per ricordare Donatella e far sentire la nostra vicinanza a tutti i suoi familiari, i figli, gli amici, le persone che le volevano bene». In segno di rispetto, l’amministrazione comunale ha rimandato la processione di san Luigi prevista per domani.
domenica, 19 Giugno 2022 - 22:42
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