Napoli, o meglio la sua amministrazione, cominci a coltivare la memoria dei suoi ‘figli’ artisti, invertendo la rotta della disattenzione. E’ l’auspicio arrivato stamattina in occasione dell’evento organizzato dallo scrittore e saggista Alessandro Iovino, nella sede di Real Magazine a Napoli, per commemorare la figura di Bud Spencer scomparso sei anni fa. Presenti all’iniziativa anche il figlio e il nipote di Bud Spencer, Giuseppe e Carlo Pedersoli.
L’avvocato penalista Gennaro Demetrio Paipais, che siede in Consiglio comunale a Napoli (nella maggioranza a sostegno del sindaco Gaetano Manfredi), ha avanzato alla Commissione Toponomastica la richiesta di intitolare una piazza o una strada a Bud Spencer, invocando un’eccezione alla regola, disciplinata dalla legge 1188/1927, secondo la quale devono trascorrere 10 anni dall’evento morte della persona che si vuole commemorare. «Napoli non ha ancora attribuito il giusto riconoscimento a un uomo che ha messo avanti la napoletanità all’italianità. Oggi Napoli non può non riconoscergli questo doveroso tributo», ha argomentato l’avvocato Paipais, dimostrando ancora una volta grande attenzione e sensibilità per la cultura napoletana e per gli artisti che hanno fatto grande Napoli.
E in Comune sembra esserci chi è intenzionato a recepire la richiesta. «Mi pare ci siano tutte le condizioni perché la Commissione possa confrontarsi utilmente per dedicare un luogo della città a Bud Spencer, grande attore e regista, ma soprattutto grande napoletano. Esistono possibilità di deroga e credo che anche in questo caso, con la condivisione dei componenti della Commissione, si possa costruire un percorso che in tempi rapidi porti all’obiettivo. Sono fiducioso», ha detto Massimo Pepe, presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Napoli, con delega alla Toponomastica. Pepe ha anche anticipato un’idea, che spera si possa coltivare insieme ai familiari di Bud Spencer: «C’è l’intenzione di omaggiare Bud Spencer anche attraverso la musica e creare un percorso che possa coniugare la sua figura di artista internazionale con la musica».
Ha caldeggiato l’accoglimento dell’istanza di Paipais, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. L’esponente di Europa Verde ha colto l’occasione per bacchettare la precedente amministrazione, sottolineando che Napoli (nella sua veste istituzionale) non presta attenzione alla memoria culturale e artistica. «La nostra città è abbastanza distratta – ha detto Borrelli – Non si fanno iniziative per la nascita e per la morte di Totò, ad esempio. Nel resto del mondo, invece, i nostri artisti vengono celebrati. Qui la memoria viene coltivata soltanto da qualche imprenditore privato, mentre la pubblica amministrazione è distratta». Quindi, a proposito di Bud Spencer, Borrelli ha raccontato un episodio sintomatico dello scarso interesse delle istituzioni: «A Livorno è stata realizzata una statua di Bud Spencer che stata installata sul lungomare. Quella statua è stata rimossa. Ebbene, i sindaci di tre Comuni prima si sono offerti di comprarla, io mi sono posto come mediatore della trattativa per l’acquisto. Alla fine si sono tirati indietro. Invece si sono fatti avanti imprenditori privati per acquistare la statua, portarla qui e poi farla installare». Per Borrelli è dunque ora di dare risalto a questi artisti, coltivando la memoria con «la creazione di una banca dati, un portale che tutti possono consultare conoscendo così gli artisti» che hanno dato lustro a Napoli.
«Fino al David di Donatello, anche i critici e gli artisti hanno snobbato Bud Spencer e Terence Hill. Ma la gente è piena di amore per papà, ancora oggi», ha incalzato Giuseppe Pedersoli, noto produttore. «Le iniziative di intitolare strade o piazze sono bellissime, ma alla fine ciò che conta è essere ricordati dalle persone. Ancora oggi Bud Spencer è con noi, la gente lo sente vicino. Lo sentono vicino anche le nuove generazioni che guardano i suoi film». E Bud Spencer vive anche in suo nipote, che ne porta il nome: Carlo. «Ho cercato di portare alto questo nome con lo sport. Spero di venire qui a Napoli altre mille volte per ricordare nonno», ha detto il giovane Carlo Pedersoli.
All’evento ha partecipato, con un videomessaggio, l’attore Salvatore Esposito che ha prestato volto e voce a Genny Savastano in Gomorra: «Bud Spencer è stato un grandissimo napoletano. Nei suoi film dava voce e forza ai deboli. Per me è una leggenda. E’ arrivato il momento che anche Napoli renda giusti meriti a questo grandissimo artista».
lunedì, 27 Giugno 2022 - 18:10
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