«Ti hanno portato via… senza sapere che tu era una persona buona, gentile, onesta e generosa». Piangono, i familiari di Andrea. Nella tarda serata di ieri, in una zona di campagna di Pianura (quartiere alla periferia occidentale di Napoli), la polizia ha ritrovato un cadavere che presentava ferite d’arma da fuoco. Quel corpo è di Andrea Covelli, il 27enne di Pianura sparito nel nulla alle 2 di notte del 29 giugno dopo essere stato costretto a seguito due persone su uno scooter. Rapito mentre attendeva un’amica all’esterno di una cornetteria in via Epomeo a Soccavo, e poi ucciso.
«Questa sera ho visto di tutto sofferenza dolore dispiacere bambini che piangevano nel sapere che …. Quel corpo ritrovato senza vita su di una montagna …… sei tu Andrea Covelli mio cugino il mio sangue una parte della mia famiglia è andata via ….», scrive la cugina Maria Cristina su Facebook. E sul social network, nella notte, sono piovuti tanti messaggi in ricordo di questo ragazzo che tutti dipingono come una brava persona. Un lavoratore. «Simpatico e divertente, e non aveva nulla a che fare con la malavita», scrive un’altra amica.
Su questo punto, sull’estraneità di Andrea Covelli alla criminalità organizzata convengono anche gli inquirenti, che proprio per questo motivo fanno più fatica ad inquadrare l’omicidio. Un omicidio che per modalità appare assai incomprensibile. Chi ha ammazzato Andrea Covelli non voleva commettere un semplice delitto, altrimenti avrebbe sparato al giovane mentre questi si trovava dinanzi a una cornetteria in via Epomeo a Soccavo.
Chi ha ammazzato Andrea Covelli l’ha prima rapito: in due in sella a uno scooter l’hanno raggiunto davanti alla cornetteria, poi gli hanno intimidito di consegnare il telefonino cellulare e le chiavi del suo scooter, quindi uno si è messo a guidare lo scooter di Andrea mentre Andrea è stato obbligato a salire sullo scooter dell’altro. Perché questa dinamica? Perché disturbarsi a firmare un’azione tanto lunga con il rischio di essere identificati da qualcuno? «E’ una storia assurda», dice ancora la cugina di Andrea, Maria Cristina. Ed è così. Una storia che affonda nelle tensioni criminali che a Pianura hanno di recente fatto già altri morti.
Una storia sulla quale dovranno dare riposte certe la Direzione distrettuale antimafia di Napoli e la Polizia. Tutta la notte gli agenti hanno lavorato sul luogo del ritrovamento del corpo, in via Piagnatiello, dove sono arrivati a seguito di una telefonata anonima alla famiglia del 27enne.
sabato, 2 Luglio 2022 - 08:48
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