Ultime nomine di luglio per il Consiglio superiore della magistratura. Il plenum ha scelto il nuovo procuratore di Genova e si è espresso sul futuro della procura di Reggio Calabria, mentre la Quinta Commissione ha fatto la sua proposta per la guida dei pm a Palermo.
A Genova arriva Nicola Piacente: all’attenzione del plenum era arrivato solo il suo nome, perché la V Commissione aveva raggiunto un parere unanime. L’esito, dunque, delle votazioni era scontato: a larga maggioranza i consiglieri hanno dato il via libera (4 astensioni e 1 contrario). Nel corso del Plenum è stato sottolineato come la trattazione anticipata della delibera, si fondi sulla volontà del Csm di non lasciare scoperta la direzione dell’ufficio giudiziario impegnato a sostenere l’accusa nel processo sul disastro del ponte Morandi. Processo che dovrebbe riprendere il 12 settembre. Il condizionale è d’obbligo perché in quella data cade la giornata di astensione decisa mercoledì 27 luglio dall’assemblea degli avvocati della Camera penale ligure. La protesta è stata decisa «a seguito delle ripetute e gravissime problematiche legate alla carenza di organico del settore penale del Tribunale di Genova, conseguenza della perdurante inerzia del ministro di Giustizia e del Csm».
In magistratura dal 1986, Piacente, nel corso della sua carriera, è stato prima pm a Trapani e a Brindisi, poi, dal 1999 al 2002, fuori ruolo presso il tribunale penale per l’ex Jugoslavia (L’Aja) e, successivamente, presso l’Olaf. Nel 2002, rientrato in ruolo, è stato sostituto procuratore a Genova e, dal 2005, a Milano. Tornato a Genova nel 2011 come procuratore aggiunto, dal 2015 a oggi ha invece ricoperto l’incarico di capo della procura di Como.
A Reggio Calabria resta in sella Giovanni Bombardieri, riconfermato all’unanimità. Il plenum ha ratificato la proposta che era stata fatta all’unanimità dalla commissione incarichi direttivi preferendo Bombardieri a Raffaele Seccia, ex Procuratore della Repubblica di Lucera (Foggia) ed attuale sostituto Procuratore generale della Corte di Cassazione. La prima nomina di Bombardieri a Procuratore di Reggio Calabria, risalente al 2018, era stata annullata nello scorso mese di maggio dal Consiglio di Stato in accoglimento di un ricorso presentato da Seccia e già respinto in precedenza dal Tar del Lazio. Il nuovo giudizio comparativo tra i due magistrati da parte del Csm si è concluso con la «netta prevalenza del percorso di Bombardieri», che «si occupa di criminalità organizzata – aveva affermato nella sua relazione la Commissione incarichi direttivi – da ben 21 anni, sia nelle fasi giudicanti (4 anni e mezzo) che requirenti (16 anni e mezzo), confrontandosi con quattro realtà criminali diverse (Locri, Reggio Calabria, Roma e Catanzaro) ed acquisendo piena padronanza sia dei fenomeni di matrice ‘ndranghetista che delle dinamiche criminali camorriste». Esperienze che Bombardieri ha fatto come giudice del Tribunale di Locri, sostituto procuratore della Dda di Roma e Procuratore aggiunto di Catanzaro. A questo si aggiunge che Bombardieri, prima dell’annullamento della sua nomina, ha guidato negli ultimi quattro anni la Procura di Reggio Calabria, «che – aveva scritto ancora la Commissione – è un ufficio di grandi dimensioni, in cui la realtà criminale è connotata dallo storico radicamento della ‘ndrangheta e dalle sue infiltrazioni nei diversi ambiti politico, sociale, economico e amministrativo». La relazione al plenum su Bombardieri e’ stata illustrata dal consigliere Fulvio Gigliotti. «Siamo andati a vedere in concreto l’attività svolta – ha detto nel corso della riunione del plenum il consigliere Antonio D’Amato, presidente della commissione incarichi direttivi – avendo riguardo ai concreti risultati raggiunti».
A Palermo, invece, è scontata la nomina a procuratore di Maurizio De Lucia, 61 anni di origini campane. Mercoledì 27 luglio la Quinta Commissione del Csm ha deciso, all’unanimità, di proporre al plenum la nomina di Maurizio De Lucia come successore di Francesco Lo Voi, volato a Roma come capo dei pm. Sulla proposta di nomina di De Lucia, attuale capo della procura di Messina, dovrà ora pronunciarsi il plenum, in una delle riunioni di settembre, dopo la pausa estiva dei lavori.
venerdì, 29 Luglio 2022 - 07:30
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