Le cifre sono allarmanti. Secondo il dossier annuale del Viminale, tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022, sono state uccise 125 donne: un aumento del 15,7% rispetto ai 12 mesi precedenti (108 vittime). In media più di una ogni 3 giorni. I dati evidenziano che 108 di questi omicidi siano stati compiuti in ambito familiare o affettivo, e in particolare 68 da un partner o ex. In tutto, sono donne il 39,2% del totale delle vittime di omicidio volontario. L’incremento è proporzionale all’aumento complessivo: 319 omicidi nell’ultimo anno, contro i 276 nei 12 mesi precedenti.
I numeri, diffusi in occasione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi ieri, attestano una diminuzione negli ultimi 12 mesi delle denunce per stalking, 15.817, a fronte di 18.653 nel periodo precedente. Contemporaneamente sono aumentati gli ammonimenti del questore, 3.100 contro 2.565, di cui oltre la metà per violenza domestica. Sono 361 gli allontanamenti.
«Il contrasto alla violenza contro le donne – scrive su Facebook il ministro per le pari opportunità Elena Bonetti – è e deve essere una priorità. I dati del Dossier del Viminale ce lo confermano con estrema chiarezza: 125 donne uccise in un anno, più di una ogni tre giorni». «Con le Ministre Cartabia e Lamorgese – aggiunge – avevo presentato un disegno di legge, a cui hanno lavorato anche le Ministre Gelmini e Carfagna, per dare alle forze dell’ordine e ai magistrati strumenti più efficaci per difendere le donne. La fine anticipata della legislatura ne ha interrotto il percorso. Il mio primo impegno sarà ripresentare questo stesso disegno di legge all’inizio della prossima legislatura. Serve ripartire da qui, per tutelare le donne ed essere loro concretamente accanto».
In una nota il segretario del Lazio di Più Europa, Stefano Pedica, commenta: «Alla luce dei dati sui femminicidi resi noti dal Viminale è necessario potenziare i centri antiviolenza in tutte le città e, in particolare, nelle periferie».
martedì, 16 Agosto 2022 - 07:30
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