Di Maio a Napoli sfida Conte sul Reddito di cittadinanza: «Io l’ho fatto, io lo miglioro». Poi attacca Salvini e Meloni


Un attacco a Conte sui social e visite a raffica nella città di Napoli, collegio dove è candidato con la sua creatura ‘Impegno civico’ nell’ambito della coalizione messa in piedi dal Pd. A poco meno di due settimane dal voto, Luigi Di Maio lavora per sottrarre voti al Movimento 5Stelle di cui è stato leader e dal quale è andato via perché, dice lui, non si riconosceva più in quel gruppo che aveva rappresentato. Ieri (martedì 13 settembre), nella zona delle ‘Vergini’ a ridosso della Sanità, il ministro degli Esteri ha impostato la sua giornata di campagna elettorale sul reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia anche di Giuseppe Conte. «Io l’ho fatto, io lo difendo ed io lo miglioro», ha ripetuto più volte il ministro a quanti gli chiedevano di cosa sarà in futuro del sussidio. Una donna di mezz’età che si è chinata quasi a volergli baciare la mano ha urlato: «Grazie a te facciamo la spesa». 

Ma la preoccupazione, tra tanti, è non solo per l’annunciata cancellazione del Rdc da parte di alcune forze politiche ma anche per l’impennata del costo delle bollette. Luce e gas: i costi – hanno denunciato in molti – da alcuni mesi sono lievitati a dismisura ed ora sono insostenibili. «Ma dove vogliono arrivare? – ha urlato un pensionato con l’assegno sociale – O pago le bollette ed il fitto di casa o mangio». A lamentarsi con Di Maio sono stati soprattutto i commercianti della zona, quasi tutti titolari di botteghe a conduzione familiare, che in questo quartiere da sempre tengono i prezzi – in particolar modo dei generi alimentari – abbastanza bassi. «Se continua così saremo costretti ad aumentarli. Per non pesare sui consumatori abbiamo ridotto il nostro guadagno ma di questo passo non sappiamo fino a quando saremo in grado di reggere», ha confidato un commerciante a Di Maio . Per tutta risposta il ministro ha sottolineato che «la prima cosa da fare è un decreto taglia bollette». Quindi ha provato a marcare la differenza con il centrodestra. 

«Salvini ha detto che nel primo consiglio dei ministri vuole fare l’autonomia differenziata per portare i fondi al Nord, io nel primo consiglio dei ministri voglio fare il decreto taglia bollette», ha detto. Attacchi anche a Giorgia Meloni, lanciata verso la vittoria come emerge dai sondaggi: «Noi siamo l’unica coalizione in grado di battere Giorgia Meloni che vuole abolire il reddito di cittadinanza», ha spiegato. 

Di Maio non ha risparmiato attacchi al leader della Lega e si è appellato alla necessità del ‘voto utile’, ovvero a non votare né per Conte né per Calenda perché così si avvantaggia il centrodestra “che vuole cancellare il reddito”. «Non riusciamo a fare il riparto del fondo di sviluppo e coesione per il Sud, e parliamo di 5 miliardi di euro solo per la Campania, perché la Lega sta bloccando la riunione che serve per la ripartizione. Sono soldi dei cittadini del Sud ed è vergognoso che la Lega, Berlusconi e Meloni stiano bloccando questo percorso». Di soldi, quelli del Pnrr, Di Maio ha parlato nel pomeriggio anche davanti agli industriali napoletani. «Chi in questo momento parla di rinegoziazione del Pnrr produrrà l’effetto di dare l’impressione della solita italietta» che non rispetta le scadenze, ha detto. Avvertendo: «Perderemo i fondi». Molti dei quali sono destinati al Sud, che però «non è un segmento al centro di questa campagna elettorale. Salvini e Meloni parlano di ridiscutere il Patto per Napoli, di una sede ministeriale a Milano, di riaprire il Pnrr, l’autonomia regionale differenziata. Tutte cose insieme che mi preoccupano per il Sud».

Dalla piazza reale alla piazza virtuale. Ieri, sui social, Luigi Di Maio ha continuato ad attaccare Conte, parlando di giravolte circa la sua posizione sulla guerra ancora in corso in Ucraina a seguito dell’invasione della Russia. 

mercoledì, 14 Settembre 2022 - 07:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA