Un appuntamento elettorale importante, passato in secondo piano per via delle Politiche attese per il 25 settembre. Domani e lunedì, 18 e 19 settembre, si aprono le urne per il rinnovo del Consiglio superiore della magistratura e sarà la prima elezione con il nuovo sistema voluto dalla riforma Cartabia allo scopo di arginare il peso delle correnti. Circa 9mila magistrati saranno chiamati a votare i componenti togati: 20 i magistrati da designare (due tra i giudici di Cassazione, tredici tra i giudici, cinque pm) dieci in più rispetto all’ultima elezione.
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I candidati in campo sono 87 e si sfideranno con il nuovo sistema elettorale: un sistema maggioritario binominale con correttivo proporzionale e possibile sorteggio per garantire la parità di genere. Per i magistrati di legittimità è previsto un unico collegio nazionale, 4 sono i collegi per i giudici di merito e 2 per i pubblici ministeri. Molti sono i magistrati che corrono slegati dalle correnti. Tra questi vi sono, per citarne alcuni, il pm di Napoli John Henry Woodkock e il procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso, titolare del processo al figlio di Beppe Grillo.
Sullo sfondo di queste elezioni vi è il caso Morello-Palamara scoppiato nelle ultime ore. A fare da detonatore è stato un articolo de ‘Il Foglio’ a firma di Ermes Antonucci di mercoledì 14 settembre. Il servizio ha riportato alcune considerazioni del giudice di Napoli Tullio Morello (coordinatore del settore penale del Tribunale di Napoli), candidato sostenuto da Area, fatte durante un incontro via streaming per presentare agli elettori il proprio programma:«Si preannunciano riforme più canaglia della riforma Cartabia»; «Palamara è stato un grandissimo pezzo di m…».
‘Il Foglio’ ha anche pubblicato gli spezzoni del video a sostegno dell’articolo. La replica di Luca Palamara, espulso dalla magistratura per i noti fatti, non si è fatto attendere: «Dopo aver visionato il video pubblicato sul sito del quotidiano il Foglio ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela nei confronti del dott. Tullio Morello. Grave per la democrazia che se nel passato il dott. Morello aveva appassionato il Tribunale di Napoli per le sue vicende sentimentali oggi come magistrato candidato al Csm per la corrente di Area, nel corso di una pubblica discussione con altri magistrati, utilizzi l’espressione ‘pezzo di merda’ per denigrare le mie posizioni sul tema della correntocrazia. La battaglia per riformare la giustizia continua ancor di più per liberare la magistratura dal gattopardismo strisciante dalla corrente di appartenenza del dott. Morello». Dal canto suo Morello ha spiegato che la decontestualizzazione delle sue parole ha offerto un senso diverso al tenore del suo discorso.
Ai 20 membri togati si aggiungeranno 10 componenti laici (prima erano 8) che saranno eletti dal nuovo Parlamento entro la fine del 2022. Il nuovo Csm resterà in carica in 3 anni (non più 4).
Di seguito i candidati nei vari collegi:
sabato, 17 Settembre 2022 - 08:30
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