I leader fanno rotta al Sud: record di comizi di Conte, Meloni chiude a Bagnoli. Nessuno può snobbare i voti meridionali


Che le elezioni si giochino al Sud emerge con chiarezza cristallina guardando agli ultimissimi appuntamenti elettorali del leader da destra a sinistra passando per il terzo polo. Il Meridione d’Italia sembra la meta più ambita, forse la terra promessa, capace di convogliare sul suo territorio i principali protagonisti di questa sfinente campagna elettorale. Il motivo è chiaro: qui, il bacino di voti è succulento. Qui, si giocano i destini dei partiti. Qui, si sta facendo campagna elettorale molto aggressiva su temi caldissimi come il reddito di cittadinanza. Reddito che starebbe trainando principalmente il carro del Movimento Cinque Stelle. Non è un caso infatti che il leader pentastellato Giuseppe Conte sia sceso al Sud 23 volte sui trenta comizi messi in agenda nelle ultime due settimane.

Ma non è l’unico ad aver compreso che è nel Sud Italia, e in particolare nella popolosa e contesa Campania, che si deve investire tempo e discorsi. Oggi, per esempio, torna di nuovo Giorgia Meloni, che sarà a Bagnoli. Ma per queste latitudini sono passati davvero in tanti: ovviamente il ministro Di Maio, che è candidato a Napoli in un collegio in cui sfida altri big come Mara Carfagna, Maria Rosaria Rossi e Sergio Costa. Ovvero politici di caratura nazionale tutti compresi in un unico territorio. Ma in Campania sono passati anche Calenda e Renzi, Enrico Letta, Tajani e Matteo Salvini, Angelo Bonelli. Ci si contende collegi popolosi, certamente, ma anche discese in campo per tirare la volata ai propri simboli in chiave proporzionale.

Il tema programmatico prediletto, inutile dirlo, è il reddito di cittadinanza che in Campania e Sicilia sembra diventato ago della bilancia. E lo ha capito bene e anzitempo Giuseppe Conte che ha praticamente indirizzato le sue truppe solo verso il Meridione monopolizzando la sua presenza intorno alla questione povertà e reddito al fine di incassare consensi in quel popolo che cinque anni trainò le preferenze dei Cinque Stelle fino all’exploit elettorale. Decisione giusta quella dell’ex premier? Di sondaggi non si può scrivere, dunque bisogna imparare a leggere le mosse degli altri leader. Ebbene, la scelta di Giorgia Meloni di chiudere addirittura a Bagnoli, periferia povera della capitale del Sud, è più che significativa.

La seguono Matteo Salvini (che prudentemente non incontra cittadini ma industriali) e Tajani, che divide le sue sortite tra Campania e Lazio (dove il coordinatore di Forza Italia ha il collegio).

Letta, invece, dopo due tappe in Campania, Calabria e Basilicata ha deciso di chiudere in Veneto: un messaggio al popolo che produce e oggi ha tantissime difficoltà tra caro bolletta e chiusure e un messaggio ai leghisti che lì hanno il loro inesauribile bacino elettorale. Al Sud Letta delega i suoi amministratori locali come De Luca e Emiliano, uomini forti del Pd che dovranno presidiare il fortino Dem dagli attacchi soprattutto degli ex alleati a Cinque Stelle.

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venerdì, 23 Settembre 2022 - 09:57
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