Sono 12 i provvedimenti cautelari eseguiti dalla guardia di finanza di Firenze – 5 arresti, di cui due in carcere e tre ai domiciliari, e 7 misure interdittive – nell’ambito di un’inchiesta per bancarotta fraudolenta nel campo delle arti grafiche, nella quale figurano 17 indagati.
Tra i destinatari delle misure più restrittive c’è Niccolò Donzelli, 50 anni, fratello del parlamentare Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia. A Niccolò Donzelli, condotto nel carcere fiorentino di Sollicciano, sono stati sequestrati 171mila euro. Risulta indagato in quanto presidente del consiglio di amministrazione di due società fallite, Antiche Tipografie e Aria Advertising. Con lui, coinvolti imprenditori, professionisti e presunti prestanome.
Per la procura di Firenze, sarebbero stati una «squadra di pronto intervento» che agiva nell’ultimo miglio di cinque imprese in crisi, prima della dichiarazione di fallimento. L’obiettivo sarebbe stato «nascondere le distrazioni, occultare il dissesto, compiere ulteriori atti distrattivi», provocando «danni per i creditori e l’erario».
«Voglio bene a mio fratello – dichiara Giovanni Donzelli – L’amore fraterno è l’unica cosa che unisce me a questa vicenda. Confido nella sua innocenza e ho piena fiducia nella Giustizia italiana. Se qualcuno vuole strumentalmente legare il procedimento giudiziario a me perde tempo. È noto che non c’è mai stato alcun legame tra l’attività imprenditoriale di mio fratello e la mia attività politica. Niccolò non ha nemmeno mai partecipato ad alcun evento di Fratelli d’Italia, avendo anche, come tutta la mia famiglia, un orientamento politico diverso dal mio».
giovedì, 13 Ottobre 2022 - 21:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA