Trovato morto in cella, 13 indagati in vista dell’autopsia. Quei sospetti di pestaggio sollevati da un compagno detenuto


E’ stato trovato morto nel letto della sua cella la mattina del 18 ottobre. Per il decesso di Osama Paolo Harfachi, 30 anni, foggiano di origini marocchine, ci sono 13 indagati.

La procura della Repubblica di Foggia (pm Dominga Petrilli) ha messo sotto inchiesta un detenuto di Taranto sospettato di aver ceduto droga al 30enne (per spaccio e morte come conseguenza di altro delitto), sette agenti della polizia ferroviaria di Foggia che arrestarono il 30enne dopo un lungo inseguimento (per i quali si ipotizza l’omicidio preterintenzionale), e cinque dipendenti del carcere in servizio nell’infermeria per i quali l’ipotesi di reato è di omicidio colposo e lesioni in ambito sanitario.

Gli avvisi di garanzia sono stati spiccati come atto dovuto in vista dell’autopsia, atto tecnico irripetibile. L’indagine è partita dopo la denuncia presentata ai carabinieri dai famigliari della vittima, tramite l’avvocato Michela Scopece. Nell’esposto-denuncia si chiede di fare chiarezza sulle cause del decesso e viene sottolineato che il giovane non aveva alcun problema di salute.

Osama Paolo Harfachi era stato arrestato il 13 ottobre scorso con l’accusa di aver compiuto una rapina in una tabaccheria in via Trento, a Foggia. Dopo avere messo a segno la rapina, il 30enne era fuggito a piedi verso la stazione, inseguito dalle forze dell’ordine: aveva attraversato i binari ed era stato bloccato su viale Fortore dagli agenti della Polfer che l’avevano dichiarato in stato di arresto.

La famiglia era stata informata da un compagno di cella, scarcerato il giorno prima del decesso, che Paolo era “tutto spezzato” e che gli aveva confidato di essere stato picchiato. Sull’informazione di garanzia ai poliziotti è intervenuto Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato autonomo di Polizia (Sap): «Siamo sempre al punto di partenza. Non può essere fattibile – accusa – che ogni volta che un poliziotto interviene per una misura di polizia rischia, per ‘atto dovuto’, di essere indagato». Anche la senatrice Ilaria Cucchi (Alleanza Verdi e Sinistra) ha presentato un’interrogazione urgente ai Ministri della Giustizia e dell’Interno chiedendo che «sia fatta subito chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte in cella Osama Paolo Harfachi» e che sia fatta «presto luce sull’ennesimo caso di morte sospetta in carcere». 

martedì, 25 Ottobre 2022 - 20:18
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