«Non uscite di casa», ripete come un disco rotto il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino. A Casamicciola, uno dei comuni dell’isola verde, il maltempo che da ieri pomeriggio è tornato a sferzare Napoli, ha materializzato uno dei peggiori incubi di una comunità ancora ferita dal terremoto e dalla mancata ricostruzione. L’acqua, caduta copiosa, ha provocato una frana che ha travolto case, auto. Proprio come accadde nell’alluvione del 2009, nella quale perse la vita una ragazza.
I dispersi sono 13. Tra di loro c’è anche un neonato, che insieme a mamma e papà abitava in una delle abitazione in via Celario travolta dalla colata di fiume e fango. Di tutta la famiglia non si hanno notizie.
In corso accertamenti per verificare l’identità dei dispersi e se ve ne siano altri. Sul luogo le forze dell’ordine, la protezione civile ed i vigili del fuoco a sostegno dei quali sono stati inviati rinforzi da Napoli. Nelle prime ore del mattino i soccorritori avevano raggiunto e salvato un uomo trascinato dal fango.
Una gran massa di acqua fango e detriti si è riversata verso il mare, travolgendo tutto quello che ha incontrato sul suo cammino; sono decine le auto trascinate dalla lava che ha trovato il suo sbocco in piazzale Anna De Felice, intitolato alla ragazza che proprio in quella zona perse la vita travolta dal fango 13 anni addietro. Le auto ed anche alcuni minibus parcheggiati sono finiti in mare ed attualmente il porto di Casamicciola è chiuso. Le zone più colpite dall’alluvione sono quelle di piazza Bagni, piazza Maio e Rarone: qui si registra il maggior numero di frane e visto che diverse case sono raggiungibili solo attraverso stradine strette ed impervie, i soccorritori non sono per il momento riusciti a controllarle tutte ed accertare la reale entità di danni alle persone oltre che alle abitazioni.
Alcune persone sono rimaste bloccate all’interno dell’Hotel Terme Manzi, senza corrente elettrica.
sabato, 26 Novembre 2022 - 10:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA