Frana di Casamiccila, i corpi delle vittime sono ancora caldi ma la politica già si esibisce nella solita rissa

casamicciola frana 2022
La frana a Casamicciola
di Bianca Bianco

C’è il corpo di un neonato pietosamente staccato dalle braccia della mamma, anche lei vittima della frana. Ci sono due bambini morti, dei quali si cercano il papà, la mamma e un altro fratello tra fango e detriti. Ci sono due famiglie spazzate via e altre che hanno perso tutto. Ma la politica italiana non ce la fa a fermarsi almeno per il tempo di una riflessione, è più forte l’istinto a buttarla in rissa.

Chiariamo subito: quello che è accaduto a Casamicciola è spia della devastazione del territorio; devastazione in cui non c’entra la natura matrigna. Le colpe vanno tutte alle gestioni che si sono susseguite negli anni.

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Ci sarà tempo per interrogarsi, forse ci saranno processi. Nel frattempo, da ventiquattro ore assistiamo a un indecoroso tiro al piccione.

Nell’opposizione, poi, in barba al dramma è già caciara. La rissa l’ha innescata l’intervista di Lucia Annunziata a Giuseppe Conte, premier all’epoca del cosiddetto condono per i terremotati di Ischia nel 2018. Lui, incalzato, nega: «Non si trattò di condono».

Le reazioni, soprattutto nell’opposizione, sono molteplici. «Conte è una bugia ambulante. Per lui mentire ormai è più semplice che respirare» dice Francesco Bonifazi, deputato di Azione-Italia viva. Fa eco Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde): «Spiace precisare che l’articolo 25 del decreto Morandi del 2018 era nella sostanza un nuovo condono edilizio e che prevedeva al comma 1 bis la disapplicazione dell’articolo 32 comma 27 che riguarda proprio i vincoli idrogeologici, applicando invece la non condonabilità ai proprietari condannati per mafia, articolo 27, lettera a».

Ivan Scalfarotto, senatore di Italia viva: «La tragedia che ha colpito l’isola di Ischia non può che suscitare un grande moto di solidarietà da parte di tutti noi e un ringraziamento ai soccorritori. Esiste poi un tema politico a cui non è possibile sottrarsi: cosa ha fatto lo Stato non dico per impedire, ma per ridurre la possibilità che questo evento terribile si verificasse? E allora, non possono che tornare alla memoria le sciagurate scelte del Governo Conte I, da quella di smantellare l’Unità di missione Italia Sicura a quella di varare il condono per Ischia. Una scelta scellerata. Matteo Renzi avvertì Conte in aula: l’abusivismo uccide. Oggi Conte nega maldestramente di averlo varato ma la verità è tutta lì, nero su bianco, nell’articolo 25 del decreto Genova. Conte, oggi, si deve solo vergognare».

Carlo Cottarelli, senatore del Pd: «I fatti parlano. Quello fatto dal governo 5 stelle-Lega nel 2018 per Ischia fu l’ennesimo condono edilizio. Le carte parlano. Il testo della legge parla di condono. Non si può riscrivere la storia a piacere a seconda di come tira il vento. O siamo ancora al: ‘Questo lo dice lei?’».

La risposta dei Cinque Stelle non si è fatta attendere: «Sui drammatici fatti di Ischia si registra in queste ore uno sciacallaggio politico e mediatico con pochi precedenti – si legge in una nota – Sostenere che il governo Conte I ha dato vita a un condono a Ischia solo perché l’articolo 25 del decreto del 2018 è intitolato ‘definizione delle procedure di condono’ è strumentale e non fa onore al diritto a una corretta informazione dei cittadini».

Legittime domande, polemiche necessarie, sciacallaggio? Ognuno la penserà come vuole. A noi appare uno spiacevole brusio di sottofondo.

lunedì, 28 Novembre 2022 - 09:12
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