C’è il corpo di un neonato pietosamente staccato dalle braccia della mamma, anche lei vittima della frana. Ci sono due bambini morti, dei quali si cercano il papà, la mamma e un altro fratello tra fango e detriti. Ci sono due famiglie spazzate via e altre che hanno perso tutto. Ma la politica italiana non ce la fa a fermarsi almeno per il tempo di una riflessione, è più forte l’istinto a buttarla in rissa.
Chiariamo subito: quello che è accaduto a Casamicciola è spia della devastazione del territorio; devastazione in cui non c’entra la natura matrigna. Le colpe vanno tutte alle gestioni che si sono susseguite negli anni.
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Ci sarà tempo per interrogarsi, forse ci saranno processi. Nel frattempo, da ventiquattro ore assistiamo a un indecoroso tiro al piccione.
Nell’opposizione, poi, in barba al dramma è già caciara. La rissa l’ha innescata l’intervista di Lucia Annunziata a Giuseppe Conte, premier all’epoca del cosiddetto condono per i terremotati di Ischia nel 2018. Lui, incalzato, nega: «Non si trattò di condono».
Le reazioni, soprattutto nell’opposizione, sono molteplici. «Conte è una bugia ambulante. Per lui mentire ormai è più semplice che respirare» dice Francesco Bonifazi, deputato di Azione-Italia viva. Fa eco Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde): «Spiace precisare che l’articolo 25 del decreto Morandi del 2018 era nella sostanza un nuovo condono edilizio e che prevedeva al comma 1 bis la disapplicazione dell’articolo 32 comma 27 che riguarda proprio i vincoli idrogeologici, applicando invece la non condonabilità ai proprietari condannati per mafia, articolo 27, lettera a».
Ivan Scalfarotto, senatore di Italia viva: «La tragedia che ha colpito l’isola di Ischia non può che suscitare un grande moto di solidarietà da parte di tutti noi e un ringraziamento ai soccorritori. Esiste poi un tema politico a cui non è possibile sottrarsi: cosa ha fatto lo Stato non dico per impedire, ma per ridurre la possibilità che questo evento terribile si verificasse? E allora, non possono che tornare alla memoria le sciagurate scelte del Governo Conte I, da quella di smantellare l’Unità di missione Italia Sicura a quella di varare il condono per Ischia. Una scelta scellerata. Matteo Renzi avvertì Conte in aula: l’abusivismo uccide. Oggi Conte nega maldestramente di averlo varato ma la verità è tutta lì, nero su bianco, nell’articolo 25 del decreto Genova. Conte, oggi, si deve solo vergognare».
Carlo Cottarelli, senatore del Pd: «I fatti parlano. Quello fatto dal governo 5 stelle-Lega nel 2018 per Ischia fu l’ennesimo condono edilizio. Le carte parlano. Il testo della legge parla di condono. Non si può riscrivere la storia a piacere a seconda di come tira il vento. O siamo ancora al: ‘Questo lo dice lei?’».
La risposta dei Cinque Stelle non si è fatta attendere: «Sui drammatici fatti di Ischia si registra in queste ore uno sciacallaggio politico e mediatico con pochi precedenti – si legge in una nota – Sostenere che il governo Conte I ha dato vita a un condono a Ischia solo perché l’articolo 25 del decreto del 2018 è intitolato ‘definizione delle procedure di condono’ è strumentale e non fa onore al diritto a una corretta informazione dei cittadini».
Legittime domande, polemiche necessarie, sciacallaggio? Ognuno la penserà come vuole. A noi appare uno spiacevole brusio di sottofondo.
lunedì, 28 Novembre 2022 - 09:12
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