Che la malattia fosse divenuta più aggressiva era parso chiaro quando a inizi dicembre Gianluca Vialli aveva lasciato il ruolo – che occupava dal 2019 – di capo delegazione della Nazionale italiana.
«Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obbiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio», aveva scritto in un messaggio fatto diramare a mezzo stampa.
Poi pochi giorni prima di Natale la notizia della partenza improvvisa di sua madre Maria Teresa verso la clinica di Londra dove l’ex calciatore era ricoverato e il sentore che le condizioni di salute si fossero aggravate.
Questa mattina l’ultima terribile notizia. Gianluca Vialli non ce l’ha fatta. Il tumore al pancreas, con cui aveva già combattuto cinque anni fa, gli è stato letale. L’ex attaccante aveva 58 anni. La sua morte segue di un mese la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, stroncato dalla leucemia.
venerdì, 6 Gennaio 2023 - 10:49
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