Matteo Messina Denaro l’aveva nascosta in un doppio fondo di un mobile della cucina accanto ad altri 20 proiettili dello stesso calibro. L’ultima scoperta nel covo del boss è una pistola Smith & Wesson 38 special, con 5 proiettili in canna pronta a sparare. A trovarla in vicolo San Vito a Campobello di Mazara, ultimo rifugio dell’ex primula rossa, sono stati i carabinieri. L’arma, che aveva la matricola abrasa, è stata consegnata ai Ris per gli accertamenti tecnici.
Si dovrà scoprire se abbia mai sparato, e se sia compatibile con revolver usate per commettere alcuni degli omicidi di cui il padrino è accusato. Nell’abitazione gli investigatori hanno trovato anche una parrucca da donna. Si esclude sia stata utilizzata per travestimenti, l’idea è che a indossarla siano state donne che frequentavano il capomafia.
Gli inquirenti, inoltre, stanno provando ad accertare chi abbia finanziato la costosa latitanza, durata 30 anni. Tra le ipotesi ci sono i proventi delle scommesse on line. La pista parte da due inchieste della Dda di Palermo: una del 2018, a carico dell’imprenditore Carlo Cattaneo, e una del 2019 che coinvolse Calogero Jonn Luppino. Entrambi svolgevano la loro attività nel settore delle scommesse online. Nei confronti di Luppino, condannato a 18 anni per mafia, estorsione e intestazione fittizia di beni, è stata disposta una confisca milionaria. A Cattaneo, condannato a 16 anni, vennero confiscati beni per 300mila euro.
Intanto, Matteo Messina Denaro ha superato bene la prima seduta di chemioterapia per il tumore al colon e sarebbe stata programmata una seconda somministrazione di farmaci a stretto giro, da garantire sempre nella stanza attigua alla sua cella, attrezzata per la chemioterapia. Ed emergono alcune frasi che avrebbe pronunciato il boss al 41 bis nel carcere dell’Aquila. A medici e personale penitenziario, avrebbe detto «non ho ricevuto una educazione culturale ma ho letto centinaia di libri, sono quindi informato sulle cure, vi prego di poter essere trattato con farmaci e terapie migliori».
giovedì, 26 Gennaio 2023 - 23:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA