Il caso Cospito tracima a Montecitorio, con una girandola di accuse e sospetti tra Fratelli d’Italia e Pd. In mezzo le gravi illazioni – allo stato sono tali – di Giovanni Donzelli, il meloniano vice presidente del Copasir, responsabile per l’organizzazione di FdI, sulla visita di quattro deputati del Pd (Serracchiani, Verini, Lai e Orlando) all’anarchico detenuto in regime di carcere duro, che da quasi 4 mesi è in sciopero della fame, chiedendo l’abrogazione del 41 bis e del carcere ostativo. Ieri, in un infuocato intervento in aula, Donzelli ha parlato di intercettazioni ambientali in carcere, di alcuni dialoghi tra Cospito e boss mafiosi, che lo avrebbero incitato a proseguire nella lotta, per gli effetti positivi su tutti i ristretti al carcere duro.
Analogo appoggio, secondo il deputato della destra, avrebbero espresso i parlamentari dem, nel corso della visita all’anarchico. Stizzita la reazione del Partito Democratico alle parole di Donzelli. E c’è attesa per l’intervento sulla vicenda – alle 16 alla Camera, e alle 18 al Senato – del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Intanto, le opposizioni, dal Pd al Terzo Polo, chiedono le dimissioni di Donzelli dal Comitato di controllo dei servizi, e anche del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che ha fatto sapere di aver rivelato lui al collega di partito, suo coinquilino, il contenuto delle intercettazioni di Cospito.
«Non ci sono registrazioni, ci sono relazioni – precisa Delmastro – posso confermare che ci sono. Donzelli in qualità di deputato mi ha fatto delle domande specifiche, a cui io ho risposto. Alle domande di qualsiasi deputato sullo spessore criminale e su eventuali legami, o tentati legami, con la criminalità organizzata, io rispondo. Non è nulla di secretato». Benedetto Della Vedova, di +Europa, chiama in causa il premier: «Meloni è d’accordo con lo stile di dossieraggio messo in atto da Fratelli d’Italia?».
Il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli annuncia di aver presentato un esposto per chiedere l’apertura di un’indagine penale, per verificare «se siano stati commessi reati». La Procura di Roma ha quindi aperto un fascicolo su Donzelli e Delmastro. A difendere i colleghi di partito è il capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti: «Le informazioni sono diverse dalle intercettazioni. Vi può essere un’esemplificazione di quelle che sono informazioni acquisite per le vie brevi per le quali non vi è alcun elemento di segretezza».
mercoledì, 1 Febbraio 2023 - 15:19
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