Era allergia al latte, Anna. Lo sapeva. Per questa ragione, quando mangiava al ristorante faceva molta attenzione ai piatti da ordinare e, nel dubbio, si informava sugli ingredienti. Poi, per maggiore accortezza, era solita frequentare sempre gli stessi posti dove s’era trovata bene e si sentiva al sicuro.
Anna è stata scrupolosa anche in occasione della cena tra il 26 e il 27 gennaio: lei e il fidanzato avevano scelto apposta un ristorante vegano al corso Garibaldi a Milano, un posto dove erano già stati. Hanno ordinato un hamburger vegano, quindi il dolce. Il «Tiramisun» con marchio Mascherpa, prodotto dalla Glg srl con sede ad Assago, nel Milanese.
Anna lo assaggia appena. Due cucchiaini e inizia a sentirsi male. Va in bagno, esce, chiede aiuto. Quando arriva l’ambulanza è già in choc anafilattico. Viene trasportata d’urgenza all’ospedale San Raffaele di Milano, dove entra in coma e muore nella giornata di ieri, lunedì 6 febbraio.
Nel Tiamisun, sono le prime conclusioni investigative, vi erano le proteine del latte. Cosa che non sarebbe dovuta accadere perché nell’etichetta apposta sul dolce non vi era traccia della presenza di questo alimento. Il ministero della Salute ha immediatamente disposto il ritiro del prodotto dal mercato, mentre la procura della Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio colposo, frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine.
Gli indagati, in vista dell’autopsia, sono 4: il titolare del locale, il responsabile della produzione e due dipendenti della Glg, la ditta produttrice. Ma il numero potrebbe cambiare. Dagli esiti degli ultimi accertamenti arrivati sui cibi consumati da Anna e dal fidanzati sono emerse tracce di uova nella maionese con cui era condito il panico con hamburger preso da Anna. E Anna era anche allergica alle uova. A produrre la sala sarebbe proprio il locale.
I risultati delle analisi disposte dalla procura sugli alimenti arriveranno tra pochi giorni. I familiari della giovane hanno nominato come legale l’avvocato Alberto De Sanctis. Importante nelle indagini sarà anche valutare la storia clinica della giovane, studentessa all’Istituto Europeo di Design a Milano.
martedì, 7 Febbraio 2023 - 22:15
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