La punizione del clan Sarno scattò per perché la vittima aveva venduto in maniera arbitraria alcune armi, ma anche per impedire l’eventualità che transitasse nel clan nemico De Luca Bossa, o che intraprendesse un percorso di collaborazione con la giustizia.
Per questi motivi – secondo la Dda di Napoli – il 45enne Pasquale Palermo fu ucciso tra la folla, mentre era a bordo di un’auto a Napoli, nel quartiere Ponticelli, il 6 febbraio del 2009. Per quell’omicidio di 14 anni fa oggi la squadra mobile della Questura partenopea ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di Vincenzo Cece e Domenico Amitrano, entrambi già detenuti per altre cause.
Per le indagini, svolte con attività tecniche e sviluppando le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, i due avrebbero deciso la sentenza di morte dei vertici del clan Sarno, attivo nella zona orientale di Napoli. Il movente sarebbe stato, appunto, un regolamento interno alla cosca, cui Palermo era considerato affiliato. L’uomo era stato scarcerato due mesi prima, e in meno di tre settimane sarebbe già rientrato nel giro, negli anni successivi disarticolato dalle indagini e dai pentimenti dei capiclan.
giovedì, 9 Febbraio 2023 - 13:24
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